Pisa, Museo: Polittico di Santa Caterina d’Alessandria

L’opera è firmata da Simone Martini sul pannello centrale recante la Madonna col Bambino: SYMON DE SENIS ME PINXIT. Gli annali cinquecenteschi del convento documentano la collocazione del polittico sull’altare nell’anno 1320, citando anche il committente (il sacrista e converso Pietro) e il priore in carica in quell’anno (Tommaso da Prato che fu in carica appunto a partire dal 1320). La tavola fu quindi terminata nel 1320 ed iniziata probabilmente l’anno precedente.

La tavola ha soggiornato fino a tempi recenti nel sito originario per cui fu realizzata, ovvero la chiesa domenicana di Santa Caterina d’Alessandria a Pisa. Oggi è esposta in posizione prominente sulla parete di fondo di un’ampia sala rettangolare del Museo Nazionale di San Matteo, a Pisa.

Il polittico presenta per la prima volta sette pannelli indipendenti, aggiungendo quindi complessità al polittico a cinque scomparti indipendenti introdotto da Duccio di Buoninsegna nel 1300-1305 (Polittico n. 28 conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena) e poi reiterato dallo stesso artista e da altri negli anni successivi. Inoltre, la presenza di una predella, di una galleria di apostoli e di cuspidi aggiunge ulteriore complessità, creando un’opera solenne e imponente.

Sono inoltre presenti archi a tutto sesto trilobi al di sopra delle 7 figure principali, sostituendo i precedenti archi a tutto sesto senza trilobatura di impronta duccesca. Questo tipo di arco rappresenta una transizione verso l’arco a sesto acuto trilobo che lo stesso Simone Martini introdurrà con i successivi 3 polittici di Orvieto (1320-1324).

Il Polittico di Santa Caterina d’Alessandria è un a tempera e oro su tavola (95×339 cm) di Simone Martini, databile al 1320 e conservato nel Museo nazionale di San Matteo a Pisa. Proviene dall’altare principale della domenicana di Santa Caterina d’Alessandria a Pisa. È il polittico più grande e complesso del pittore senese.

Wikipedia

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