Preparazione invernale per il ciclista su strada

La domanda è stata rivolta al Dottor Flavio Alessandri, Vice Direttore dell’ISTITUTO di MEDICINA dello SPORT di , il quale cortesemente ha risposto nel seguento modo: “Lo più produttivo per la preparazione invernale del ciclista, non è un vero e proprio sport, ma l’attività di palestra (stretching, propriocettiva e potenziamento), però il discorso sarebbe lungo e lo faremo in un altro articolo. Il primo consiglio da dare (specie ai corridori over 35) è quale attività non fare (anche se purtroppo è la più facile da praticare): il podismo.
Infatti la muscolatura,i tendini e le articolazioni di un ciclista sono abituati a lavorare per un anno grazie ad un sistema di leve (le pedivelle) e senza mai utilizzare la contrazioe muscolare ECCENTRICA, che invece è alla base del podismo: in parole povere questo significa che, non avendo il tempo di abituarsi al nuovo tipo di (ci vorrebberro 9-12 mesi e non solamente i 2-3 dei mesi invernali), l’organismo subirà quasi sicuramente delle patologie da turbe biomeccaniche (tendiniti, mialgie, dolori articolari ecc).
Invece il miglior sport alternativo è il nuoto (come il anche il nuoto non utilizza la contrazione muscolare ECCENTRICA) che fa bene a tutte le articolazioni, specie a quelle della colonna vertebrale (tanto sollecitata durante la stagione ciclistica).
Per chi può va molto bene anche lo sci di fondo, specie praticato a 188-2000 m. Chi ha problemi organizzativi (piscina,piste da sci) possono andar bene anche le camminate in collina, specialmente facendo dei lunghi tratti in salita (e senza mai forzare in discesa).

Dott. Flavio Alessandri

Nota
propriocettiva = la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista.

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