La patologia neoplastica, secondo alcuni autori, si può definire come un insieme di circa 200 malattie, caratterizzate da un’abnorme crescita cellulare svincolata dai normali meccanismi di controllo dell’organismo. Il cancro purtroppo è una malattia che, nell’era moderna, si sta sempre più diffondendo, probabilmente a causa dell’acquisizione di stili di vita inadeguati rispetto al passato e al maggior inquinamento ambientale.
La Fondazione Mondiale per la Ricerca con il Cancro (WCRF) ha stimato che, nel 2012, la prevalenza del cancro in tutto il mondo era di 14.1 milioni, dichiarando che dobbiamo aspettarci tale cifra aumenti a 24 milioni ,nel 2035. In Italia, ogni giorno, circa 1000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore.
Per tale motivo, negli ultimi decenni, l’interesse del mondo scientifico si sta sempre più concentrando sulla ricerca di quali siano le associazioni tra certi tipi di alimenti o diete e l’insorgenza di una patologia neoplastica.
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Ma quale dieta è la più raccomandata scientificamente per prevenire il cancro?
Il dibattito più acceso in tal senso coinvolge principalmente due modelli alimentari, quali la dieta vegetariana/vegana e la dieta mediterranea. Con il termine “vegetarianismo” ci riferiamo a vari regimi alimentari accumunati dal consumo prevalente di prodotti di origine vegetale. Il modello più ampiamente diffuso è quello latto ovo vegetariano che prevede l’assunzione anche di uova, latte e derivati.
La dieta vegana invece non comprende alcun tipo di alimento di origine animale, ma solo cibi vegetali. A partire dagli anni ’90 sono stati pubblicati cinque studi scientifici principali, due dei quali sono stati fatti in
Tuttavia il risultato più rilevante è stato trovato nel caso dei soggetti pesco vegetariani che escludono come unici alimenti la carne e suoi derivati, mostrando un effetto protettivo pari al 43% dallo sviluppo di tumori del colon retto.
Tuttavia è necessario chiarire che la comunità avventista non fuma e non beve alcol, quindi probabilmente il ruolo protettivo del modello vegetariano è combinato con l’assenza di tali fattori di rischio.
La dieta mediterranea è un –modello nutrizionale- ispirato alle abitudini alimentari diffuse in alcuni paesi del bacino mediterraneo, tra cui l’Italia. Si basa sul consumo di cereali (preferibilmente integrali), verdure,
Gli studi principiali che hanno valutato la relazione tra dieta mediterranea e prevenzione oncologica, analizzati in modo cumulativo, mostrano un effetto protettivo certo sull’insorgenza del cancro.
Riassumendo si può affermare che sia la dieta vegetariana che la dieta mediterranea sono due modelli alimentari che ci possono aiutare nel prevenire il cancro. In particolare i cibi a cui maggiormente sono attribuite proprietà protettive sono la frutta e la
Il consumo di carne rossa e carne trasformata, fattori di rischio noti per lo sviluppo di cancro del colon-retto, non è previsto dal modello vegetariano ed è limitato in quello mediterraneo in cui viene raccomandato un maggior consumo di pesce.
In conclusione le uniche raccomandazioni da dover seguire sono di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, di ridurre il consumo di carne rossa, evitare la carne trasformata, moderare l’uso del sale, moderare il consumo di alcol, non fumare e svolgere regolare attività fisica.
Dr.ssa Camilla Fiorindi
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BIOGRAFIA
World Cancer Research Foundation – Continuous Update Project
I numeri del cancro in Italia 2016 – AIOM; AIRTUM
Fraser GE. Associations between diet and cancer, ischemic heart disease, and all-cause mortality in nonHispanic white California Seventhday Adventists. Am J Clin Nutr 1999;70:532S-8S.
M. Dinu, G. Pagliai, A. Casini, F. Sofi – Mediterranean diet and multiple health outcomes: an umbrella review of meta-analyses of observational studies and randomized trials – Nutrition, Metabolism and Cardiovascular diseases 2016.11.055