Rispondere alle mail che riceviamo: dimostrazione di serietà
Rispondere alle mail che riceviamo: dimostrazione di serietà

Rispondere alle mail che riceviamo: dimostrazione di serietà

L’utilizzo della mail per comunicare, chiedere informazioni o proporre collaborazioni e , sta diventando ogni giorno sempre più difficile. Le aziende ricevono molto spam, ma tra quei messaggi, spesso filtrati in modo errato, a causa di software che non riescono a interpretare in modo efficace un titolo, cadono messaggi anche importanti. Le domande che pervengono in redazione da parte di vari utenti, anche professionisti, sono diverse, come per esempio: è corretto rispondere subito a un’email se la leggiamo immediatamente? Qual è il tempo massimo per rispondere a una mail (dopo la lettura, ovviamente) ? Come va scritta una mail affinché l’interlocutore risponde ? Ed altre di vario tipo.

Partendo dall’assunto che siamo quasi tutti e sempre connessi, dove sta il confine fra la educazione nel rispondere e la cafonaggine nel cassare la mail ?

Per esempio se per ben due volte l’ufficio stampa del Ministero XX cassa una mail, oltre alla cafonaggine c’è la ineducazione; se poi aggiungiamo il fatto che noi cittadini italiani contribuiamo allo stipendio di quell’ufficio stampa o di quel soggetto specifico che ha cassato la mail, pensiamo che la cafonaggine è ben poca cosa. Per chi abita a Roma la possibilità di lanciare uova marce, pomodori e sputare in faccia a questi soggetti diventa lecito ?

Nel contempo dal punto di vista professionale non è certo un esempio da seguire, eppure anche se immersi ogni giorno da vari strumenti tecnologici, la mail rimane il mezzo più utile.

L’obiettivo di un’azienda è avere clienti soddisfatti, buoni rapporti ed un reciproco rispetto. Le persone che lavorano negli affari e che hanno il primo obiettivo nella salute della propria azienda, non si comportano cassando le mail.

Condividi nei social