“Ritenzione idrica: il temibile effetto buccia d’arancia”

Numerosi sono i concetti legati al mondo della nutrizione che sempre più spesso troviamo in

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Numerosi sono i concetti legati al mondo della nutrizione che sempre più spesso troviamo in articoli di giornale, bugiardini di prodotti naturali o sentiamo nominare in varie trasmissioni televisive. Il mondo della nutrizione sta riscuotendo sempre più interesse, si sta capendo che ciò che mangiamo realmente influenza la salute del nostro organismo da qui la nascita sul mercato di numerose trasmissioni del settore e l’introduzione di termini propri del campo nutrizionale.

Cos’è ad esempio la ritenzione idrica? Con questo termine si intende generalmente la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi in più del necessario. Tale accumulo avviene principalmente in zone predisposte a tale accumulo, generalmente coincidenti con quelle più ricche di tessuto adiposo (addome, cosce e glutei). Colpisce generalmente più le donne degli uomini e ne soffre 1 donna su 3.

Il segno visibile della presenza di ritenzione è senza dubbio l’edema o “effetto buccia d’arancia”. La zona appare rigonfiata dovuto al ristagno non solo di acqua ma anche dovuto all’alterata circolazione linfatica e venosa. Se non siamo in presenza di particolari patologie, la ritenzione di liquidi può essere contrastata da alcuni accorgimenti salutari. In primis la pratica di una costante attività fisica, evitando sport o attività che comportano ripetuti impatti col terreno, ma preferendo attività che stimolano il micro circolo come lunghe passeggiate o cyclette con le gambe che pedalano in orizzontale.

Anche attraverso l’alimentazione è possibile migliorare l’inestetismo ovvero andando ad aumentare i liquidi ingeriti, introducendo quantità abbondanti di , e fibre. In particolare altamente consigliati sono tutti quegli alimenti particolarmente ricchi di Vit C o Acido Ascorbico, vitamina in grado di proteggere i capillari sanguigni. Ne sono particolarmente ricchi agrumi, , ananas, ma anche ortaggi come lattuga, spinaci, radicchi, broccoli e cavolfiori.

Abbastanza lunga è anche però la lista degli alimenti che favoriscono il ristagno di liquidi. Per cominciare troviamo il sale da cucina. Evitare di salare durante la cottura, ma abituarsi a farlo a cottura ultimata. Limitare il consumo di cibi confezionati, alcoliche e/o zuccherate, imparare ad esaltare la sapidità degli alimenti attraverso l’uso di spezie, erbe aromatiche, olio o aceto al posto del sale.

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