Un documentario che rende omaggio alla “viticoltura eroica” della Valtellina, ai suoi vini pregiati, all’antica sapienza agricola dei terrazzamenti e dei muri a secco, attraversando paesaggi antichi con le parole di Mario Soldati dal libro “L’avventura in Valtellina” e quelle dell’agronomo settecentesco Pietro Ligari dal manoscritto “Ragionamenti d’agricoltura”.
Il film nasce da un’idea dell’economista d’impresa Marco Vitale per sensibilizzare e promuovere, con un’opera cinematografica, la ricchezza storica, culturale e viticola del territorio in occasione della candidatura per il riconoscimento UNESCO dei terrazzamenti valtellinesi.
In Valtellina si lavora ancora il vigneto manualmente, è l’area viticola terrazzata di montagna più estesa d’Europa, antichi muretti a secco che hanno una lunghezza lineare attorno ai 2.500 km, costruiti trasportando a braccia, o a dorso di mulo, tonnellate di terra dal fondo valle.
Le riprese sono iniziate a gennaio 2008 in pellicola cinematografica 16mm e sono durate oltre un anno e mezzo per riuscire a seguire le stagioni e i ritmi della natura.
Ogni inquadratura è un viaggio che abbraccia l’intero territorio valtellinese, tra i luoghi più rappresentativi compaiono le zone del Sassella, Grumello, Inferno, Valgella e Maroggia e i paesi di Albosaggia, Ardenno, Bagni di Masino, Bormio, Chiesa in Valmalenco, Grosio, Grosotto, Livigno, Morbegno, Poschiavo, Sondrio, Tirano.
Il regista spiega il suo rapporto con la viticoltura:
“Il momento del
Nel film la voce di Ermanno Olmi cita una frase di Papa Martino V “Cinque sono i motivi del bere: l’arrivo di un amico, la bontà del vino, la sete presente e quella che verrà, e qualunque altro”.
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