Alcuni lettori ciclisti hanno inviato in redazione un articolo, pubblicato da una rivista di
La risposta del Dottor Alessandri è la seguente:
“Un bicchiere a pasto sono circa 350-400 cc al giorno che, anche se nelle riviste e giornalini divulgativi pseudo-scientifici vari è considerata una dose “innocua”, in realtà è un
A) produzione di calore,
B)sintesi di grassi.
Due cose negative per un atleta che combatte con la disidratazione
(il calore prodotto fa sudare, in più l’alcool è anche un diuretico) e con il controllo esasperato del peso (arrivano nelle corse a tappe sotto il 4% di tessuto adiposo corporeo).
Per i non atleti: le sostanze contenute nel vino (non nell’alcol!) è vero che hanno un effetto protettivo sul sistema cardiocircolatorio e anti-radicali liberi, ma per avere delle dosi con tale effetto farmacologico è stato calcolato che dovremmo introdurre 2 litri di vino al giorno: a quel punto con effetti disastrosi su altri apparati. Negli USA stanno studiando un vino “artificiale” con basso tasso alcolico e addizionato con polifenoli: ma allora tanto vale assumerli mediante compresse di integratori!”
Per concludere dirò un aneddoto riferitomi dal grande Alfredo Martini: “era stato invitato ad un convegno sui benefici del vino per la salute insieme all’allora famoso epatologo Prof. MORETTINI (padre del Morettini attualmente primario di Medicina a Careggi): il Prof. Morettini concluse che la dose migliore di vino giornaliera per il nostro fegato è praticamente pari a zero, il che fece esplodere la reazione dei numerosi vinicoltori presenti!”
NOTA di redazione
siamo andati a cercare cos’è l’Helicobacter pilori ed abbiamo trovato su Wikipedia la descrizione che lasciamo consultare nella enciclopedia.