Smartphone, una app innovativa per trasmettere messaggi tra subacquei
Smartphone, una app innovativa per trasmettere messaggi tra subacquei

Smartphone, una app innovativa per trasmettere messaggi tra subacquei

Quando si tratta di comunicare tra loro mentre si è sott’acqua, i subacquei in genere usano segnali manuali o lavagne per scrivere… entrambi hanno dei limiti. Presto, tuttavia, potrebbero utilizzare un’app sul loro smartphone esistente.

Uno dei problemi con i segnali manuali e le tavole sta nel fatto che non possono essere sempre visti chiaramente da lontano – o in acque torbide – inoltre il subacqueo che sta inviando il messaggio iniziale deve assicurarsi che il destinatario stia già guardando nella loro direzione.

Sfortunatamente le comunicazioni radio non sono un’opzione, poiché le onde radio non viaggiano bene attraverso l’acqua. Esistono sistemi di comunicazione vocale acustica, ma richiedono che entrambi i subacquei utilizzino costosi ricetrasmettitori.

Alla ricerca di un’alternativa più semplice e conveniente, un team dell’Università di Washington ha sviluppato un’app che può essere utilizzata su uno smartphone in una custodia subacquea. Chiamato AquaApp, consente agli utenti di scegliere tra 240 messaggi preprogrammati che corrispondono ai segnali manuali utilizzati dai subacquei.

Al fine di semplificare le cose, i messaggi che trasmettono i 20 segnali più comunemente utilizzati vengono visualizzati in primo piano per un rapido accesso. Inoltre, i messaggi possono essere ordinati in otto categorie di argomenti, come quelli relativi ai fattori ambientali o allo stato delle apparecchiature.

Una volta selezionato un messaggio, gli altoparlanti del telefono lo inviano attraverso l’acqua come una serie di impulsi acustici. Questi impulsi vengono rilevati dal microfono del telefono del destinatario, dove l’app li converte di nuovo in un messaggio visivo sullo schermo. L’app avvisa anche il destinatario della ricezione di un messaggio.

E grazie a uno speciale protocollo di rete, fino a 60 subacquei possono comunicare tra loro contemporaneamente, in un’unica posizione. Sulla base di test sul campo condotti in una varietà di ambienti esterni, si dice che l’app funzioni bene fino a una distanza di 30 m (98 piedi) e possa trasmettere/ricevere un beacon SOS fino a 100 m (328 piedi).

Ci sono fattori complicanti da considerare, inclusi i riflessi acustici dal fondo del mare, dalla superficie o dagli oggetti sottomarini; rumori di sottofondo da fonti come motori di barche; variazioni negli altoparlanti e nei microfoni di diversi telefoni; e l’orientamento fisico dei subacquei l’uno rispetto all’altro.

Per questo motivo, ogni “conversazione” inizia con il primo telefono che invia un breve segnale acustico noto come preambolo. L’app sul secondo telefono analizza quel segnale e lo utilizza per determinare il modo migliore in cui inviare il messaggio effettivo, ad esempio il bitrate e la frequenza acustica ottimali, date le condizioni attuali. Tali informazioni vengono trasmesse al primo telefono, che quindi invia il messaggio di conseguenza.

Un documento sullo studio è stato presentato la scorsa settimana alla conferenza sulla comunicazione dei dati SIGCOMM 2022.

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