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Le imprese del settore della ristorazione e somministrazione della Città Metropolitana di Firenze, sono 7mila, con 30.650 dipendenti, la cui attività sarà sospesa, salvo la possibilità di esercitare l’asporto, per effetto dei divieti previsti nelle cosiddette “zone arancioni”, tra cui è rientrata anche Toscana.
Questo numero si aggiunge alle circa 500 imprese (dai cinema ai teatri, alle palestre), con 3.396 addetti, già chiuse dalle precedenti disposizioni.
Il passaggio di colore (da giallo a arancione, appunto) impatterà anche sugli spostamenti e sulle abitudini delle persone, e dunque limiterà ulteriormente la propensione al consumo.
Un colpo per l’economia, già messa a dura prova!!!
Lo scenario più ottimistico, stimato dall’Ufficio studi della Camera su dati Prometeia, indica una flessione del Pil a fine anno del 10,5%, un calo dei consumi del 12,3% e del 20% per quanto riguarda l’export.
Il rimbalzo del Pil, nel 2021 dovrebbe attestarsi al 6,4% con una sensibile ripresa di consumi (+8%) e delle esportazioni (+11,5%), compatibilmente con la stabilizzazione del quadro sanitario generale.
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