Un’antica cappella adiacente alla Chiesa di Ognissanti è stata sconsacrata per realizzare una cucina di lusso, realizzato da un noto studio di design.
Diversi residenti della zona sono rimasti allibiti dal sapere che un altare è stato sconsacrato per far posto ad un lussuoso ristorante privato.
Inutile dire che il rinnovamento si possa considerare astuto fondendo il Rinascimento e la modernità, poiché il rispetto della santità non c’è assolutamente. Hanno riferito alcuni residenti.
Da quanto si è appreso da varie fonti, gli ospiti verranno accolti nello spazio suggestivo di una location sconsacrata, mentre si godono i drink di benvenuto.
La
Chi ha soldi si può permettere di sconsacrare altari, chiese, per il puro piacere di preparare delizie culinarie in una miscela seducente di buon
Ma non è tutto: nella sala mezzanino di pareti a specchio, legno tattile e bancone bar retroilluminato, i cocktail dopo cena verranno abbinati ad alcune esibizioni dal vivo di jazz, rese sublimi dalla naturale acustica del 14 ° secolo.
A memoria di chi l’ha corta quando ha realizzato questo scempio, sempre riferito dagli intervistati, nel 2000 i Frati minori decisero di lasciare il convento; l’arcivescovo di
La entrata in quella parte della Chiesa era mediante una porta lignea con stemma dei Minori Osservanti introducendo a un vano pertinente alla cappella interna di san Lino, oggi occupata da quell’esercizio commerciale.
Quella cappella mostrava una pala con San Lino oggi nel transetto destro, mentre nell’andito si trova la sepoltura del pittore Agostino Veracini, con un ritratto eseguito dall’allievo Vincenzo Gotti, oggi spostato nel convento.