Toscana – Firenze, Sconsacrata Cappella adiacente Chiesa Ognissanti

Un’antica cappella adiacente alla Chiesa di Ognissanti è stata sconsacrata per realizzare una cucina di lusso, realizzato da un noto studio di design.

Diversi residenti della zona sono rimasti allibiti dal sapere che un altare è stato sconsacrato per far posto ad un lussuoso ristorante privato.

Inutile dire che il rinnovamento si possa considerare astuto fondendo il Rinascimento e la modernità, poiché il rispetto della santità non c’è assolutamente. Hanno riferito alcuni residenti.

Da quanto si è appreso da varie fonti, gli ospiti verranno accolti nello spazio suggestivo di una location sconsacrata, mentre si godono i drink di benvenuto.

La peraltro sarà ulteriore nel momento in cui si aprirà una porta segreta ad un passaggio privato, per fornire accesso esclusivo alla di San Salvatore di Ognissanti e ai suoi capolavori di Botticelli, Giotto e Ghirlandaio, nonché ai monumenti funerari di Amerigo Vespucci e Carolina Bonaparte Murat (sorella di Napoleone).

Chi ha soldi si può permettere di sconsacrare altari, chiese, per il puro piacere di preparare delizie culinarie in una miscela seducente di buon e convivialità ?

Ma non è tutto: nella sala mezzanino di pareti a specchio, legno tattile e bancone bar retroilluminato, i cocktail dopo cena verranno abbinati ad alcune esibizioni dal vivo di jazz, rese sublimi dalla naturale acustica del 14 ° secolo.

A memoria di chi l’ha corta quando ha realizzato questo scempio, sempre riferito dagli intervistati, nel 2000 i Frati minori decisero di lasciare il convento; l’arcivescovo di Silvano Piovanelli affidò, allora, convento e parrocchia alla Famiglia monastica benedettina Fraternità di Gesù, che vi rimase fino al 2005. In quell’anno arrivarono i Frati francescani dell’Immacolata, che la gestirono fino al 2016. Nell’autunno dello stesso anno la chiesa è tornata alla gestione dei Frati minori.

La entrata in quella parte della Chiesa era mediante una porta lignea con stemma dei Minori Osservanti introducendo a un vano pertinente alla cappella interna di san Lino, oggi occupata da quell’esercizio commerciale.

Quella cappella mostrava una pala con San Lino oggi nel transetto destro, mentre nell’andito si trova la sepoltura del pittore Agostino Veracini, con un ritratto eseguito dall’allievo Vincenzo Gotti, oggi spostato nel convento.

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