Toscana, Il Borgaio del Castello di Meleto

Qualche giorno fa una collega e sommelier ha portato in redazione un pò di bottiglie per una verticale, fra esse c’era un Borgaio di Meleto.

La curiosità è scesa su questo rosso ad iniziare dalla etichetta in cui c’è un testo illeggibile a coloro non hanno una vista da falco, comunque in colore oro che denota la raffinatezza del marketing nel presentare questa bottiglia.

L’etichetta posteriore è di quelle amorfe, ovvero non c’è il consueto consiglio con cosa abbinarci, ma d’altronde è probabile che l’acquisto è da intenditori, quindi vade retro ignoranti.

A parte questa goliardica premessa in stile Toscanaccio, il Meleto Borgaio è semplice, con fini note di viola e tannini morbidi, perfetto per piatti semplici come pizza e pasta.

C’è chi consiglia anche le carni rosse, ma secondo noi non è adatto. Poi ognuno ha il palato differente dall’altro. E’ un Sangiovese/Merlot la cui gradazione alcolica è del 13%.

Il vino Meleto Borgaio è un IGT. Abbiamo fatto una ricerca on line trovandolo ad un prezzo di 7,43 € a bottiglia ed è il più basso tra le offerte. Se andate sul sito web dell’azienda lo troverete ad una cifra più alta, salvo ultim’ora.

Abbiamo cercato la denominazione Borgaio su Internet, ma inizialmente non c’era una cippa. Dopo qualche peripezia in un sito web c’è la descrizione che abbina Borgaio ad una leggenda. Vero o falso ? A voi scoprirlo…ricordando che il Castello di Meleto…

Le prime testimonianza su Meleto risalgono all’XI secolo quando risulta in possesso della vicina Badia di Coltibuono.

In seguito divenne di proprietà di una famiglia feudale della zona di cui conosciamo il nome solo di un certo Guardellotto che a causa di contrasti con l’imperatore Federico I Barbarossa venne da quest’ultimo privato dei suoi possessi e il castello passò alla famiglia Firidolfi. Da questi Firidolfi prese il nome quel ramo della famiglia chiamato Firidolfi da Meleto.

Vent’anni fa al Castello di Meleto ci fu un mega raduno di auto d’epoca MG (Morris Garage); se ritroviamo le foto ve le posteremo. A quei tempi il castello era in condizioni di quasi abbandono, poi venne restaurato ed oggi se lo vuoi vedere paghi una quota X.

La foto non è realizzata dal nostro studio fotografico, ma da trovata su internet. Chiunque l’ha realizzata si è dimenticato nel sistemarla e comunque bisogna stare attenti ai riflessi.

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