Trigliceridi intramuscolari
Trigliceridi intramuscolari

Trigliceridi intramuscolari

I trigliceridi intramuscolari sono definiti come delle goccioline lipidiche depositate all’interno del citoplasma dei miociti (fibre muscolari scheletriche). Tale collocazione è preferenziale, perché è posta in prossimità degli organuli cellulari deputati alla produzione di , i mitocondri, all’interno dei quali gli acidi grassi liberi (FFA) sono rilasciati tramite idrolisi e definitivamente metabolizzati.

Gli IMTG sono spesso collocati vicino ai mitocondri per l’impiego energetico durante l’esercizio, ma ciò non succede in tutti i casi. Infatti questi depositi risultano adiacenti ai mitocondri nel caso il muscolo sia allenato a seguire un esercizio di endurance: più le gocce lipidiche sono vicine ai mitocondri, e più efficiente sarà il loro utilizzo durante l’esercizio.

Mentre nel muscolo allenato i lipidi sono localizzati a fianco del mitocondri, nel muscolo non allenato questi non sono a loro strettamente collegati, ma maggiormente dispersi nel sarcoplasma. La via metabolica degli IMTG inizia dagli FFA plasmatici.

Quando il complesso di molecole composto dagli FFA e la proteina trasportatrice albumina raggiunge il tessuto muscolare, gli FFA vengono rilasciati e trasportati all’interno del miocita. Una volta raggiunta la sede intracellulare, i NEFA intramuscolari (un insieme di acidi grassi non esterificati), possono seguire due vie: passano all’esterificazione in trigliceridi dall’unione col glicerolo, oppure vengono impiegati come substrato energetico dai mitocondri.

La quantità di IMTG trovata all’interno singole fibre, tra diversi tipi di fibra, e tra i gruppi muscolari, è varia. Il glicogeno muscolare viene immagazzinato in maggior quantità nelle fibre di tipo 2 (bianca), ma anche quelle di tipo 1 (rosse) ne presentano al loro interno quantità rilevanti. Mentre i lipidi vengono immagazzinati in quantità molto maggiore (tra le 2 e le 8 volte) nelle fibre di tipo 1 in rispetto alla quelle di tipo 2.

Tuttavia, è chiaro che il muscolo contiene depositi di trigliceridi abbondanti, e che il grasso è un combustibile molto importante nell’esercizio di endurance. Durante l’esercizio, l’impiego di IMTG si pensa venga completato da due enzimi della famiglia delle lipasi: la lipasi ormono sensibile (HSL) e la lipo proteina lipasi (LPL).

È stato ora dimostrato che la lipasi ormono-sensibile (HSL) è presente nel muscolo e viene considerato l’enzima limitante per l’idrolisi degli IMTG. Si crede che l’HSL sia regolata sia da fattori per via intramuscolare (contrazione muscolare), che extramuscolare (adrenalina, noradrenalina). Gli stimoli elettrici dati dall’attività muscolare favoriscono l’idrolisi dei trigliceridi.

La presenza di HSL muscolare è correlata con i depositi di IMTG e la capacità ossidativa dei tipi di fibre muscolari scheletriche, il che implica la presenza di un’attività lipolitica nel muscolo scheletrico.

I trigliceridi intramuscolari, o intramiocellulari, o grasso intramuscolare, talvolta denominati con l’acronimo IMTG, dall’inglese Intra Mascular Tri-Glycerides, o Triacyl-Glycerols, Intra MyoCellular Tri-Glycerides o Intra MyoCellular Lipides (IMCL), rappresentano i depositi di lipidi (trigliceridi) situati all’interno del muscolo scheletrico. Questa componente costituisce approssimativamente circa il 10-15% del volume della cellula, ed è maggiormente presente nelle fibre rosse (o di tipo 1), naturalmente provviste di maggiori depositi per il loro metabolismo in prevalenza aerobico.

Gli IMTG non sono da confondere con i trigliceridi extramuscolari, extracellulari, o intermuscolari, cioè i depositi posti tra le fibre muscolari, e non all’interno dei miociti.

La mobilitazione e/o ossidazione degli IMTG durante l’esercizio fisico sembrano essere in gran parte determinate dal tipo, dall’intensità, e dalla durata dell’esercizio, dalla composizione di macronutrienti nella , dallo stato di allenamento, dal sesso, e dall’età. Inoltre, evidenze indirette suggeriscono che la capacità di mobilitare e/o ossidare IMTG è sostanzialmente compromessa nell’obesità e/o nello stato di diabete mellito di tipo 2.

Percentuale di grasso per maschi e femmine

Uomo (70 Kg)
Grasso totale: 10,5 Kg; 15%
Essenziale: 2,1 Kg; 3%
Depositi: 8,3 Kg; 12%
Sottocutaneo: 3,1 Kg; 4%
Intermuscolare: 3,3 Kg; 5%
Intramuscolare: 0,8 Kg; 1%
Viscerale: 1 Kg; 1%

Donna (56,8 Kg)
Grasso totale: 15,3 Kg; 27%
Essenziale: 4,9-6,8 Kg, 9-12%
Depositi: 8,5-10,4 Kg; 15-18%
Sottocutaneo: 5,1 Kg; 9%
Intermuscolare: 3,5 Kg; 6%
Intramuscolare: 0,6 Kg; 1%
Viscerale: 1,2 Kg; 2%

Bibliografia
Frederick C. Hatfield. Bodybuilding: A Scientific Approach. McGraw-Hill, 1984.
Fred Brouns, Cerestar-Cargill. Essentials of Sports Nutrition. John Wiley & Sons, 2003.
Livio Luzi. Biologia cellulare nell’esercizio fisico. Springer, 2009.
Chad M. Kerksick. Nutrient Timing: Metabolic Optimization for Health, Performance, and Recovery. CRC Press, 2011.
Denis M. Medeiros, Robert E. C. Wildman. Advanced Human Nutrition. Jones & Bartlett Publishers, 2011.

Fonte

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