Triptofano, un amminoacido essenziale

Il triptofano è un amminoacido poco polare, il suo gruppo laterale è un indolile. È

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Il triptofano è un amminoacido poco polare, il suo gruppo laterale è un indolile. È alla base del gruppo di composti delle triptamine. È una molecola chirale. L’enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari. Poiché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo, deve essere ricavato dagli alimenti e pertanto è classificato tra gli amminoacidi essenziali. Oltre a partecipare alla costituzione delle proteine dell’organismo, interviene in numerose reazioni chimiche, in particolare nella sintesi di serotonina e di acido nicotinico.

In natura, il triptofano si ritrova nelle proteine alimentari, essenzialmente quelle di origine animale. Ne è ricca la Griffonia, pianta tropicale africana della famiglia delle leguminose. Il fabbisogno di un adulto è circa 250 mg/die. La concentrazione di triptofano nel sangue è generalmente compresa fra 10 e 40 mmol/l (2 e 8 mg circa/litro). Tracce di questo amminoacido si ritrovano anche nelle urine.

Il triptofano si trova abbondante nel cioccolato, nell’avena, nelle banane, nei datteri, nelle arachidi, nel latte e nei latticini.

Il deficit congenito di enzimi che metabolizzano il triptofano si traduce in un conseguente accumulo dell’amminoacido e dei suoi derivati nell’organismo. La Malattia di Hartnup è una patologia genetica dovuta a un’anomalia del trasporto di alcuni amminoacidi nel sangue, tra cui il triptofano.

La concentrazione di triptofano nel sangue aumenta in alcuni tumori dell’intestino e in diverse patologie psichiatriche.

La soia è una pianta dall’alto apporto proteico, presente nella vegana. In realtà la soia ha molti effetti negativi, tra questi blocca l’assorbimento dello zinco da parte dell’organismo.

Fonte

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