UE: Pattinaggio di velocità, stabilite dai tribunali rigide regole

L’International Skating Union (ISU) è l’unica autorità riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale e ha il potere di pre-autorizzare quali eventi i suoi membri possono competere. Le violazioni al suo statuto sono soggette a pesanti multe.

Nel 2014 una società non affiliata ha cercato di organizzare una nuova gara di pattinaggio di velocità a Dubai ma non ci è riuscita perché non poteva garantire la partecipazione di atleti di punta, a causa delle regole dell’ISU.

La federazione di pattinaggio sul ghiaccio ha quindi portato la decisione dell’esecutivo dell’UE alla Corte di giustizia europea. Ciò ha spinto due pattinatori di velocità olandesi a presentare un reclamo alla Commissione europea nel 2017, che ha debitamente ordinato all’ISU di modificare le sue regole o affrontare multe.

In una sentenza pubblicata oggi, la Corte di giustizia ha confermato che la Commissione aveva ragione a sanzionare l’ISU e che il suo sistema sanzionatorio è “sproporzionato” e “mal definito”.

La posizione di comando della federazione, aggiunge, potrebbe portare a casi di conflitto di interessi, in quanto potrebbe impedire ai potenziali organizzatori di organizzare i propri eventi, che sono una fonte di guadagno redditizia.

Tuttavia, mentre i giudici hanno convenuto che la Commissione aveva preso la decisione giusta, la sentenza ha contestato la minaccia dell’esecutivo dell’UE di imporre penalità di mora, concordando parzialmente con l’ISU che non fosse giustificata.

Questo caso è il primo caso in cui la Corte di giustizia europea decide se le norme adottate da una federazione sportiva violino il diritto della concorrenza dell’UE.

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