UK, Jet-lag: Scoperto rimedio

Un team dell’Universita’ di Manchester (GB) ha scoperto in alcune cellule speciali che si ritenevano

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Un team dell’Universita’ di Manchester (GB) ha scoperto in alcune cellule speciali che si ritenevano inattive durante il giorno, il rimedio al Jet-lag. In queste cellule c’è un gene chiamato per1 – in grado di regolare il nostro orologio .
A differenza di ogni altro tipo di cellula nota, infatti, possono sostenere un insolito livello di eccitabilita’ elettrica, anche quando sembrano calme o perfino . Poi tornano a riposo. Ed e’ proprio la loro attivita’ a dire al corpo quando e’ ora di svegliarsi o di addormentarsi. Secondo i ricercatori britannici la speranza e’ che questa scoperta possa aiutare a combattere i disturbi del sonno scatenati dal malfunzionamento dell’orologio biologico, e dunque a sconfiggere anche gli effetti del jet-lag. Secondo Hugh Piggins, un neuroscienziato dell’ateneo, questi studi permetteranno di mettere a punto un nuovo approccio per ‘risincronizzare’ il nostro orologio interno.
La ricerca e’ partita dall’idea che il cervello regola il suo orologio biologico utilizzando molte cellule di giorno, e molto poche di notte. “Il modello tradizionale dice che l’area cerebrale dell’orologio biologico e il resto del cervello comunicano fra loro attraverso il numero di impulsi elettrici prodotti dalle cellule cerebrali”, spiega Piggins alla Bbc online, illustrando lo studio.
“Questi impulsi viaggerebbero nel cervello, dicendo che ora del giorno e’. Cio’ che abbiamo scoperto e’ che ci sono almeno due tipi di cellule in questa parte del cervello” .
Le cellule speciali si comportano, appunto, in modo del tutto singolare, proprio grazie al gene che permette loro di tollerare insoliti livelli di eccitabilita’.
“C’e’ molto interesse nell’industria farmaceutica per cercare di sviluppare trattamenti chimici per resettare il nostro orologio biologico. E cercare finalmente di contrastare problemi come il jet-lag”, spiega Piggins.
Ma forse, “cosa ancora piu’ importante”, lo studio apre la strada a metodi “per contrastare differenti disturbi del sonno spesso legati a disfunzioni dell’orologio biologico”. Questo e’ il primo ad aver analizzato il comportamento di queste cellule speciali. “Ma e’ possibile che nel nostro cervello, da qualche parte, ci siano cellule che come queste possono sopravvivere a condizioni molto insolite”.
ADUC -Fi

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