World Press Forum (5)

La posizione migliore nei Balcani spetta alla Slovenia che figura al 40mo posto nella classifica sulla liberta’ di stampa World freedom index 2016. Lubiana mantiene una situazione abbastanza buona paragonata ai 180 paesi contemplati nel rapporto, nonostante un calo di cinque posizioni rispetto al 35mo posto ottenuto nel 2015. Secondo Reporter senza frontiere le pressioni da parte delle Ong internazionali a difesa dei giornalisti “non hanno avuto alcun effetto”.

La diffamazione a mezzo stampa e’ ancora un reato, mentre il panorama editoriale vede diversi organi di stampa controllati da esponenti politici noti nel paese. Dal 2006 e’ stata inserita inoltre una disposizione legislativa sul “diritto di correzione”, in base alla quale ogni persona che si ritiene offesa da un articolo della stampa puo’ richiedere la pubblicazione di una rettifica.

A parere del rapporto, questa legislazione ha effetti peggiori in considerazione del fatto che in questi casi “un tribunale puo’ richiedere ai giornalisti di rendere note le loro fonti”.

Eccessiva politicizzazione dei , meccanismi di corruzione finanziaria, politiche editoriali subordinate agli interessi delle proprieta’ e infiltrazioni dell’intelligence nelle redazioni giornalistiche.

Questa la situazione dei media in secondo il 2016 World press freedom index. Bucarest si attesta al 49mo posto, in crescita di tre posizioni rispetto al 2015.

Secondo l’indice i media si sono trasformati in strumenti di propaganda , un fenomeno particolarmente “visibile nel corso degli anni elettorali, compreso il 2014”.

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