World Press Forum (8 – ultima parte)

La Grecia si attesta all’89ma posizione: dopo essere calata di 50 posti nell’indice del 2015, uno dei crolli maggiori riscontrati da Atene da quando esiste il rapporto, “le speranze sono state riposte nel nuovo governo guidato da Alexis Tsipras”. Attualmente la Grecia sale di due posizioni e migliora di 0,66 punti nella valutazione globale.

L’indice ricorda che “prima delle elezioni Tsipras aveva promesso di porre fine al potere esercitato dai baroni dei , una manciata di uomini d’affari che per anni hanno utilizzato i media per favorire i loro interessi commerciali”. Tuttavia, al momento, forse anche perche’ impegnato nei colloqui con i creditori internazionali, il governo ha messo da parte queste promesse.

Infine l’Albania ha confermato l’82ma posizione nell’Indice sulla liberta’ di stampa per il 2016 di Reporter senza frontiere, nonostante un calo del punteggio generale. “Si puo’ fare meglio”, si legge nel rapporto che cita le conclusione del rapporto annuale della Commissione europea pubblicato alla fine del 2015 e relativo ai progressi nel processo di adesione.

Emerge dall’indice la necessita’ di una maggiore implementazione della legislazione in termini di liberta’ di stampa. Dal 2012 il reato di diffamazione viene punito con delle multe piuttosto che la detenzione, ma le leggi sul settore dell’informazione adottate nel 1999 e nel 2014 mostrano come l’accesso alle informazioni continui a essere limitato.

L’indice, inoltre, definisce “politicizzata” l’Autorita’ di regolamentazione dei media radiotelevisivi.

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