La diplomazia giapponese sulla intelligenza artificiale
La diplomazia giapponese nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA) è un tema di grande rilevanza. Yoichi Iida, assistente viceministro giapponese per gli Affari internazionali al ministero dell’Interno e figura di riferimento sull’IA, ha condiviso alcuni consigli e riflessioni riguardanti il passaggio di testimone tra Tokyo e Roma.
Durante il Processo di Hiroshima sull’IA, che è stato lanciato nel 2023 sotto la presidenza giapponese del G7, Iida ha contribuito attivamente alla promozione della governance globale dell’IA. Uno dei punti chiave è coinvolgere non solo i governi, ma anche aziende, accademici e società civile.
Questo dialogo tra le parti interessate è essenziale per tradurre il Codice di condotta del Processo di Hiroshima in azioni specifiche che riflettano le capacità in rapida evoluzione dei sistemi avanzati di
L’Italia ha raccolto l’eredità giapponese sul Processo di Hiroshima in modo “molto produttivo”. Roma sta puntando sui sistemi di monitoraggio, coinvolgendo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Questa istituzione è ben nota a Iida, che ha espresso apprezzamento per il loro supporto in questo campo.
Inoltre, il
Il Paese sta anche investendo nella creazione di un centro IA per accelerare la ricerca e lo sviluppo, oltre a promuovere l’adozione dell’IA nel settore pubblico.
Infine, il
In sintesi, la diplomazia giapponese nell’ambito dell’IA si basa su una visione lungimirante e su una collaborazione attiva con altri Paesi per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte da questa rivoluzionaria