La carità cattolica su alcuni clochard non aiutati al tempo della pandemia
Quanto scriviamo sarà passato velocemente nella lettura quotidiana di qualcuno, mentre altri più sensibili alla tematica dei
Ebbene a Roma sono morti di freddo cinque clochard in un mese. Si avete letto bene: sono morti perché al tempo della vaccinazione si sono rifiutati di farla, pertanto identificati come dei poveri matti e per questo motivo alienati in quanto sprovvisti del green pass non potevano accedere ai servizi a loro destinati e necessari per sopravvivere.
Queste morti, come tante altre, ricadono sulla coscienza di coloro professano essere caritatevolmente dei seguaci samaritani, volenterosi filantropi e benefattori i quali però hanno dimostrato essere la nullità come esseri bipedi di questo emisfero terrestre.
Intervistata la presidente della onlus che gestisce l’ambulatorio di Medicina di base per gli indigenti, la risposta è stata: La maggior parte dei clochard soffre di problemi psichiatrici, spesso rifiutano tamponi e vaccini e quindi non possono accedere ai mezzi pubblici o ai locali di accoglienza”.
Quindi, essendo dei matti perché non si vaccinano, per punizione non li accettano. Lasciamo a voi ogni commento perché a noi c’è stappata la vena e stavamo per sputare in faccia a questo soggetto mentecatto.
Ma attenzione, lo schifo di questo ignobile comportamento è altresì anche per mangiare alla Caritas perché a quel tempo ci voleva il green pass.
Una palese violazione dei diritti umani in cui la protezione dei più deboli è un dovere primario. L’articolo 3 della Costituzione recita ““Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. In futuro bisognerà aggiungere anche “senza distinzione di stato di salute”.
Coloro che si voltano e fanno finta di non vedere sono dei meschini ed ipocriti. Vergognatevi mentecatti.
