Algeria, Il governo chiude la Caritas

Il governo algerino ha imposto alla Caritas di chiudere la sua organizzazione umanitaria, lo ha annunciato la Chiesa Cattolica per tramite una lettera del 25 settembre firmata dall’arcivescovo Paul Desfarges, arcivescovo emerito di Algeri, presidente dell’Associazione Diocesana e dall’arcivescovo Jean-Paul Vesco.

La Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale negli ultimi anni ha raccomandato al Dipartimento di Stato di inserire l’Algeria nella sua “lista di controllo speciale”, per “aver commesso o tollerato gravi violazioni della libertà religiosa”.

L’AFP ha riferito che una legge del 2012 “richiedeva a tutte le organizzazioni non profit registrate di presentare nuova documentazione”.

Vesco ha detto all’agenzia di stampa francese che le autorità pubbliche hanno giudicato Caritas Algeria “un’organizzazione non autorizzata”.

Nella loro lettera, Desfarges e Vesco hanno scritto che “naturalmente la cattolica rimane fedele alla sua missione caritativa al servizio della fraternità, in collaborazione con tutte le persone di buona volontà”.

Hanno citato il documento del 2019 sulla fraternità umana firmato da papa Francesco e Ahmed el-Tayeb, grande imam di al-Azhar, in cui si afferma che “i credenti sono chiamati ad esprimere questa fraternità umana salvaguardando il creato e l’intero universo e sostenendo tutte le persone, soprattutto i più poveri e bisognosi”.

I Vescovi hanno concluso la loro lettera: “La Chiesa cattolica desidera ringraziare tutti coloro che, negli anni e in modi diversi, hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera al servizio dei più vulnerabili e del popolo algerino”.

La Caritas Algeria era stata fondata nel giugno 1962, pochi giorni prima che l’Algeria ottenesse l’indipendenza dalla Francia.

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...