Nicaragua sospendera’ relazioni con il Vaticano

Le relazioni tra la chiesa e il governo nicaraguense si sono deteriorate dal 2018, quando le autorità hanno represso violentemente le proteste antigovernative. Alcuni leader cattolici hanno dato rifugio ai manifestanti nelle loro chiese e in seguito la ha cercato di agire da mediatrice tra il regime e l’opposizione.

Decine di personalità religiose sono state arrestate o sono fuggite dal paese.

Due congregazioni di suore – anche dell’ordine delle Missionarie della Carità fondato da Madre Teresa – sono state espulse lo scorso anno, ed il vescovo cattolico Rolando Álvarez è stato condannato a 26 anni di carcere il mese scorso, dopo essersi rifiutato di imbarcarsi su un aereo che lo avrebbe portato a esilio negli Stati Uniti. È stato anche privato della cittadinanza nicaraguense.

Ortega ha bollato figure cattoliche che considerava simpatizzanti dell’opposizione come “terroristi” che avevano sostenuto gli sforzi per rovesciarlo.

Papa Francesco era rimasto in gran parte in silenzio sulla questione, apparentemente non volendo infiammare le tensioni, ma in un’intervista del 10 marzo al argentino Infobae ha definito il governo di Ortega una “maleducata dittatura” guidata da un presidente “squilibrato”.

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