Cecenia, giornalisti aggrediti da persone con volto coperto

Aleksandr Nemov ed Elena Milashina si stavano dirigendo verso Grozny, la capitale della Repubblica cecena in Russia, per assistere alla condanna di Zarema Musaeva, arrestata, detenuta e processata con accuse dalle autorità cecene a causa di alcune attività svolte dai suoi figli, uno dei quali è un difensore dei .

Secondo il Memorial Human Rights Centre, tre auto nere hanno bloccato il taxi che stava trasportando Aleksandr Nemov ed Elena Milashina dall’aeroporto.

Alcuni aggressori mascherati li hanno trascinati entrambi fuori dal taxi e li hanno picchiati con i manganelli. Sono stati calciati e colpiti con pugni, anche alla testa, e li hanno minacciati di se non avessero smesso di svolgere le loro attività in difesa dei diritti umani. Hanno inoltre distrutto le attrezzature di reportage e documenti importanti.

Gli aggressori hanno rotto le dita di Milashina su entrambe le mani, nel tentativo di costringerla a sbloccare il suo telefono. Hanno anche accoltellato Nemov alla gamba.

Musaeva è stata condannata a cinque anni e mezzo in una colonia penale, a seguito di un processo senza la presenza del suo avvocato, Nemov.

Fonte
Carolina Bruni – Head of and Communications Unit

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