Il commercio marittimo globale si trova in una tempesta geopolitica

La maggior parte delle grandi compagnie di navigazione internazionali hanno deciso di reindirizzare il traffico per evitare il Mar Rosso e il Canale di Suez attraverso i quali di consueto passa il 12% del commercio mondiale.

Le navi circumnavigano l’Africa passando per il Capo di Buona Speranza, il che allunga il viaggio tra l’Asia e l’Europa in di 10-20 giorni.

Le compagnie di navigazione hanno già annunciato notevoli aumenti di prezzo per coprire i costi, associati alla deviazione.

Il gruppo armatoriale francese CMA CGM ha raddoppiato il prezzo di un container da 40 piedi tra l’Asia e il Mediterraneo portandolo a 6.000 dollari.

MSC, peer italo-svizzero e leader del settore, ha aumentato i suoi prezzi a 5.900 dollari dai 2.900 dollari della stessa offerta.

L’industria soffre di una carenza di container in Asia a causa dei tempi di viaggio più lunghi.

Un indicatore di riferimento per misurare le tariffe di trasporto delle merci trasportate dalla , lo Shanghai Containerized Freight Index, è quasi raddoppiato in poche settimane.

Un aumento così improvviso ricorda quanto accaduto durante la pandemia di Covid, quando le tariffe di trasporto hanno raggiunto livelli senza precedenti a causa delle interruzioni delle catene di approvvigionamento.

Gli attacchi nel Mar Rosso non sono gli unici a perturbare il commercio internazionale. La peggiore siccità degli ultimi decenni che ha colpito il Canale di ha costretto le autorità a rallentare i transiti.

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