Ciclismo agonistico e cicloturismo slow, analisi sul settore

I Campionati del Mondo su Strada (UCI Road World Championship Melbourne 2010) si sono svolti a Melbourne e lungo la Great Ocean Road (Australia).

Nel 2010 furono stimati oltre 300.000 spettatori ed una quota superiore a 400 milioni di appassionati furono quelli che seguirono le gare della propria nazionale via TV o Internet.

La SportAccord Convention ha eletto Melbourne a “World’s Ultimate Sports City”, titolo biennale già vinto dalla città australiana nel 2006 e nel 2008. Gli appassionati di in sono oggi stimati in 300 milioni; i tedeschi sono i più pedalatori ed a seguire gli Olandesi ed i Danesi. Gli inglesi hanno modificato il codice della strada e Londra ha raddoppiato le due ruote; Parigi è invasa da 20 mila biciclette pubbliche.

I praticanti del cicloturismo stanno crescendo in Europa di anno in anno, in particolare modo nei paesi europei della , , Olanda, Danimarca e Austria dove ad esempio il 30% dei turisti in visita è costituito da cicloturisti. Di fatto i turisti tedeschi hanno effettuato in un anno 32.000.000 di viaggi per motivi sportivi (55% dei viaggi totali), mentre gli olandesi ne hanno effettuati 7.000.000 (52%). Il terzo è rappresentato da quello francese che fa registrare un numero più basso, ma comunque considerevole di viaggi con motivazione sportiva: 3.500.000, pari al 23% dei viaggi totali.

Il cicloturismo, come tutti i fenomeni contemporanei, esige qualità, servizi, infrastrutture e non può essere lasciato al caso. Non bastano pubblicazioni, seppur lodevoli, guide editoriali che tracciano i percorsi e diano indicazioni.

In alcune regioni siamo lontani dal successo riscosso dal tratto dell’Alta Pusteria che da Dobbiaco va in Austria lungo una pista ciclabile che si snoda tra i boschi, lontano dalle strade veicolari, collegata ai piccoli centri del Tirolo che vengono attraversati, dotata di punti di sosta e di ristoro, utili spazi per eventuali riparazioni e non da ultimo, è servita anche dal treno che garantisce il trasporto delle biciclette.

Si ringrano le varie fonti istituzionali, associative, professionali, le quali hanno collaborato alla nostra stesura di quanto sopra.

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