Consorzio di tutela o comitato promotore
Comitato Promotore Farina di castagne della Lunigiana DOP
Torre di Apella 1
54016 – Licciana Nardi (MS)
Tel: 339 8715322;
e-mail: farinalunigiana@libero.it

Organismo di controllo
CCIAA di Massa – Carrara
Via VII Luglio, 14
54033 – Massa (MS)
Tel: +39 0585 7641; Fax: +39 0585 776515
e-mail: info@ms.camcom.it
web: https://www.ms.camcom.it/

Descrizione del prodotto e cenni storici
Nel Medioevo, in Lunigiana, l’arte di coltivare i castagni da frutto ebbe un grande impulso grazie alla contessa Matilde di Canossa. Il castagno per secoli ha sfamato con i suoi frutti generazioni di lunigianesi ed ha costituito la base alimentare delle popolazioni rurali che in esso trovavano rimedio a carestia e povert�. Il suo legname serviva a riscaldare i casolari, a fornire tannino indispensabile nella conciatura delle pelli, lettiera e fogliame per il bestiame, materia prima per costruzioni, paleria ed attrezzi di uso quotidiano. Fornitore di un alimento di primaria importanza, divenne nei secoli “albero del pane” nelle zone in cui maggiore era la pressione demografica. Le castagne sono cos� diventate un’alternativa ai cereali, come a destinazione prevalentemente popolare, in virt� della facile reperibilit� e conservabilit�. Inoltre, il basso prezzo e l’alto valore nutritivo hanno valso al frutto il nome di “pane dei poveri”. Ed � proprio in questa lotta per la soppravvivenza che i poveri hanno imparato ad utilizzare e cucinare le castagne nei pi� svariati modi. Arrostite o bollite in acqua o latte, sostituivano, specialmente in montagna, il pane; calde si consumavano con latte o come minestra; macinate, costituivano sfarinati da impiegare come succedanei delle pi� costose farine di cereali nella preparazione di polenta, puree, focacce, castagnacci, zuppe.
La Lunigiana rappresenta un enorme castagneto: il castagno � infatti la pianta tipica della Lunigiana e i prodotti derivati costituiscono un mercato tipicamente stagionale, ma abbastanza importante. La farina di castagne della Lunigiana � contraddistinta da una consistenza molto fine e da un colore avorio-crema. Ha sapore dolce e un intenso profumo di castagne. La tradizionalit� del prodotto � legata alle caratteristiche organolettiche delle cultivar locali e all’antichissima tecnica di condizionamento (affumicatura) che ha luogo nei tipici metati per mezzo di un fuoco alimentato costantemente con legna di castagno.

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