Francia a quota 1300 persone arrestate in protesta su uccisione adolescente (Aggiornamento)
Quasi 700 persone sono state arrestate in Francia durante le violente proteste scoppiate a livello nazionale per la sparatoria mortale di un conducente di 17 anni, da parte della polizia a un blocco del traffico, secondo fonti autorità.
Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha affermato che “i municipi, le scuole e le stazioni di polizia sono stati incendiati o attaccati” durante la seconda notte consecutiva di “violenza intollerabile” mercoledì.
Martedì, Nahel M è stato colpito a bruciapelo mentre rifiutava di fermarsi ad un blocco del traffico e se ne andava.
I video che circolano sui social
A Nanterre, il sobborgo da cui proveniva Nahel, la polizia è stata costretta a ritirarsi parzialmente, hanno riferito fonti locali.
A Parigi, i manifestanti hanno preso di mira le stazioni di polizia con fuochi d’artificio nonostante la presenza di 2.000 addetti alla sicurezza.
Attualmente il bilancio parla di 24 poliziotti rimasti feriti e 40 auto sono state date alle fiamme nella capitale.
Nel frattempo, nella città settentrionale di Lille, sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia.
L’ufficiale che avrebbe sparato all’adolescente è stato arrestato martedì e sarà sottoposto a interrogatorio da parte dei pubblici ministeri, ha detto l’ufficio del procuratore di Nanterre.
L’ufficiale accusato di aver ucciso Nahel, ha detto di aver sparato perché sentiva che la sua vita era in pericolo; comunque è in custodia con l’accusa di omicidio colposo.
Nahel è la seconda persona quest’anno in Francia ad essere stata uccisa in una sparatoria della polizia durante un blocco del traffico. L’anno scorso, un record di 13 persone sono
#FranceRiots –
➡️ 1311 persone arrestate
➡️ 79 poliziotti e gendarmi feriti
➡️ 2.560 incendi stradali
➡️ 1350 veicoli incendiati
➡️ 234 incendi e danni alla proprietà pubblica
➡️ 31 attacchi a stazioni di polizia
➡️ 16 attacchi a stazioni di polizia municipale
➡️ 11 attacchi a caserme della gendarmeria
Ancora sconosciuta la cifra relativa al numero di negozi presi d’assalto.
