Il complesso templare a Roma apre al pubblico

I quattro templi dell’antica Roma, risalenti addirittura al III secolo a.C., si ergono nel bel mezzo di uno degli incroci più trafficati della città moderna, nella cosiddetta “Area Sacra”, ai margini del luogo in cui fu assassinato Giulio Cesare.

Per decenni, i curiosi hanno dovuto guardare in basso dai vivaci marciapiedi che costeggiano Largo Argentina (Piazza Argentina) per ammirare i templi sottostanti. Questo perché, nel corso dei secoli, la città era stata edificata, strato dopo strato, a diversi metri al di sopra dell’area in cui Cesare aveva ideato le sue strategie politiche e fu poi pugnalata a nel 44 a.C.

Dietro due dei templi c’è una fondazione e parte di un muro che gli archeologi ritengono facessero parte della Curia di Pompeo, una grande sala rettangolare che ospitò temporaneamente il Senato romano quando Cesare fu assassinato.

I templi sono emersi durante la demolizione di edifici di epoca medievale alla fine degli anni ’20, parte della campagna del dittatore italiano Benito Mussolini per rifare il paesaggio urbano. Una torre all’estremità di Largo Argentina un tempo sormontava un palazzo medievale.

I templi sono designati A, B, C e D e si ritiene che fossero dedicati a divinità femminili.

Uno dei templi, a cui si accede da un’imponente scalinata e di forma circolare e con sei colonne superstiti, sarebbe stato eretto in onore della Fortuna, dea del caso associata alla fertilità.

Sono visibili anche le lastre di travertino che l’imperatore Domiziano aveva deposto dopo che un incendio nell’80 d.C. aveva devastato una vasta area di Roma, compresa l’Area Sacra.

L’attrazione è aperta tutti i giorni tranne il lunedì e alcune festività importanti, con biglietti d’ingresso generali al prezzo di 5 euro (US $ 5,50).

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