UE offre protezione temporanea ai rifugiati in fuga da Ucraina

I ministri della giustizia e degli affari interni dell’UE si sono riuniti il 3 marzo per discutere la proposta della Commissione europea di attivare la direttiva sulla protezione temporanea (DPT) dell’UE, data la situazione in e gli arrivi nell’UE di persone in cerca di sicurezza.

I ministri hanno accettato la proposta e questa è la prima volta che la DPT è stata attivata. La decisione di attivare la DPT entrerà in vigore il giorno in cui sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

Istituita all’indomani della guerra dell’ex Jugoslavia, la DPT, una direttiva guidata dalla Ue, è stata concepita per essere utilizzata in caso di “afflusso di massa o imminente afflusso di massa” di persone che entrano in uno stato dell’UE.

È una forma di protezione temporanea che mira a offrire un aiuto immediato concedendo a grandi gruppi di persone una forma di status di protezione collettiva. Significa che le persone avrebbero uno status di protezione per un massimo di un anno (con la possibilità di estensioni per fino atre anni), senza passare attraverso una richiesta di asilo individuale, e consentendo l’accesso all’alloggio e ad altri benefici (per esempio istruzione, salute, assistenza sociale, ecc.).

La direttiva stabilisce anche i per il ricongiungimento delle famiglie separate nel caso in cui uno o più parenti godano della protezione temporanea ma gli altri no. Una volta ricongiunti, tutti i membri devono ricevere il permesso di soggiorno nel paese ospitante. Per attuare la direttiva, almeno 15 dei 27 stati dell’UE devono essere d’accordo.

Fonte
UNHCR

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