Cavalieri Templari: La nascita dell’Ordine

La nascita dell’Ordine è da collocarsi territorialmente e storicamente nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata, indetta da papa Urbano II al concilio di Clermont, nel 1096. In quell’epoca le strade della Terrasanta erano infestate da predoni e fanatici musulmani, che assalivano e depredavano i pellegrini. Nel 1099 i riconquistarono la Terra Santa in mano ai musulmani. L’opinione generale, però, era che la situazione, col tempo, sarebbe peggiorata: la maggior parte dei cavalieri di ritorno in sarebbe stata attaccata; le esigue milizie cristiane rimaste nei territori conquistati si sarebbero dovute arroccare nei pochi centri abitati.
Alla fine dello stesso 1099 si presentò il problema di come difendere i luoghi santi e quei pellegrini che vi giungevano da tutta Europa. Nacquero così diversi Ordini religiosi che si prefissero l’obiettivo di garantire l’incolumità dei devoti. Il primo Ordine fu quello dell’Ordine dei canonici del Santo Sepolcro, fondato nel 1099 da Goffredo di Buglione. Successivamente vennero a costituirsi quello di San Giovanni dell’Ospedale, di Santa Maria di Gerusalemme o dei Teutonici e quello del , che, secondo teorie non da tutti accettate, risalirebbe agli anni 1118-1120.
Secondo la storiografia di fonte francese, Ugo di Payns, originario dell’omonima cittadina francese della Champagne, insieme al suo compagno d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni altri cavalieri, decise di fondare il nucleo originario dell’Ordine Templare, dandosi il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme.
Secondo altre versioni[18], il fondatore fu Hugo de Paganis (nome che compare nel testo originale latino di Guglielmo di Tiro[19], che però pare non essere altro che la latinizzazione di Hugo de Payns) originario di Nocera, nell’odierna Campania.
La mancanza di documenti dell’epoca rende impossibile l’esatta ricostruzione dei primi anni dell’Ordine del Tempio. Dunque è solo possibile impostare la ricerca attraverso ipotesi e supposizioni, basate sui diversi documenti successivi.

« Durante il suo splendido regno [l’Autore sta parlando di Goffredo di Buglione] alcuni [cavalieri o crociati] decisero di non tornare fra le ombre del mondo, dopo aver così intensamente sofferto per la gloria di . Di fronte ai principi dell’armata di Dio essi si votarono al Tempio del Signore, con questa regola: avrebbero rinunciato al mondo, donato i beni personali, rendendosi liberi di perseguire la purità e conducendo una vita comunitaria, con abiti dimessi, usando le solo per difendere le terre dagli attacchi incalzanti dei pagani, quando la necessità lo richiedeva. »
(Simone di St. Bertin Gesta degli Abati di San Bertino[20])

Con queste parole il cronista Simone di Saint Bertin, in data anteriore alla sua , 1140, documenta la nascita del gruppo di cavalieri che si votarono al Tempio del Signore. Simone è contemporaneo agli eventi di cui tratta e, sulla base delle sue parole, pone la data di nascita dell’Ordine nel 1099, prima della morte di Goffredo di Buglione, che aveva rifiutato di essere re della città santa, per assumere il titolo di Avvocato di Gerusalemme. Simone associa questa nuova milizia al Tempio avvalorando così la qualifica di templari, rivelando anche una forma comunitaria di convivenza assai prossima al monachesimo.

Baldovino II cede la sede del Tempio di Salomone a Hugues de Payns e Gaudefroy de Saint-Homer.

« Nello stesso anno (1118), alcuni nobili cavalieri, pieni di devozione per Dio, religiosi e timorati di Dio, rimettendosi nelle mani del signore patriarca per servire Cristo, professarono di voler vivere perpetuamente secondo le consuetudini delle regole dei canonici, osservando la castità e l’obbedienza e rifiutando ogni proprietà. Tra loro i primi e i principali furono questi due uomini venerabili, Ugo de Paganis e Goffredo di Santo Aldemaro… »
(Guglielmo di Tiro, Historia rerum in partibus transmarinis gestarum)
In queste righe[21], scritte alla fine del XII secolo, Guglielmo di Tiro narra i primi anni dei pauperes milites Christi. La sua Historia, però, compilata successivamente alla fondazione della Nova Militia e durante il regno di Amalrico I di Gerusalemme (1162-1174), come quella di Giacomo di Vitry, vescovo di San Giovanni d’Acri (Historia orientalis seu Hierosolymitani scritta nel XIII secolo) non conobbe gli anni in cui i primi cristiani giunsero in Outremer per la riconquista della Terrasanta e non vide la nascita di quegli Ordini che tanti onori meritarono sul campo.

Fonte WIKIPEDIA

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