Vitamina D. Interazioni con farmaci

La vitamina D è una vitamina liposolubile che si presenta sotto due forme principali dall’attività…

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La vitamina D è una vitamina liposolubile che si presenta sotto due forme principali dall’attività biologica molto simile: il colecalciferolo (vitamina D3) che si ottiene a livello cutaneo attraverso l’irradiazione ultravioletta del 7-deidrocolesterolo e l’ergocalciferolo (vitamina D2) derivante dall’ergosterolo (1,2).

Una volta assorbita, la vitamina D viene idrossilata, a livello epatico, per formare il calcifediolo (25-idrossicolecalciferolo), il più abbondante metabolita presente nel circolo ematico (2). Un’ulteriore ossidazione, a livello renale, comporta la formazione del calcitriolo (1,25-diidrossicolecalciferolo), il metabolita attivo della vitamina D, che favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso (2).

L’assunzione concomitante di vitamina D ed antiacidi a base di alluminio dovrebbe essere evitata, in particolar modo nei pazienti con insufficienza renale. Il colecalciferolo infatti può favorire l’assorbimento dell’alluminio, il quale può a sua volta causare effetti tossici acuti caratterizzati da alterazioni della personalità, convulsioni e coma (3).

I pazienti in cui l’associazione non può essere evitata dovrebbero essere attentamente monitorati nei confronti di tali effetti.

I seguenti farmaci possono ridurre l’assorbimento sistemico della vitamina D causando effetti avversi correlati a deficienze vitaminiche inclusi ipocalcemia e iperparatiroidismo secondario (4):

colestiramina
colestipol
cimetidina
oli minerali
orlistat
La combinazione di calcio, vitamina D e diuretici tiazidici può portare ad un eccessivo incremento dei livelli plasmatici di calcio (5).
L’uso di supplementi a base di calcio e vitamina D può ridurre l’efficacia dei calcio antagonisti. In letteratura viene riportato un caso clinico riferito ad una donna di 70 anni, che ha manifestato fibrillazione atriale nonostante il trattamento con verapamil. Gli autori hanno ipotizzato che l’eccessivo incremento dei livelli plasmatici di calcio, causato dall’assunzione concomitante di calcio e vitamina D, abbia contrastato l’azione del farmaco antiaritmico (6).
I pazienti in terapia con diuretici o calcio antagonisti dovrebbero consultare il proprio medico prima di iniziare un trattamento con vitamina D e/o supplementi di calcio.

a cura di Alessandro Oteri, Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia, Università degli Studi di Messina

Bibliografia.

Pierides AM: Pharmacology and therapeutic use of vitamin D and its analogues. Drugs 1981; 21(4):241-256.
Hardman JG, et al: The Pharmacological Basis of Therapeutics, 9th. New York, NY, 1996.
Demontis R, et al: 1 alpha (OH) vitamin D3 increases plasma aluminum in hemodialized patients taking AI(OH)3. Clin Nephrol 1986; 26:146-149.
Product Information: FOSAMAX PLUS D(TM) Tablet, alendronate sodium/ cholecalciferol tablets. Merck & Co., Inc., Whitehouse Station, NJ, USA, 2005.
Riis B, Christiansen C. Actions of thiazide on vitamin D metabolism: a controlled therapeutic trial in normal women early in the postmenopause. Metabolism. 1985;34:421-4.
Bar-Or D, Gasiel Y. Calcium and calciferol antagonise effect of verapamil in atrial fibrillation. Br Med J (Clin Res Ed). 1981;282:1585-6.

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