Google accetta risolvere causa da 5 miliardi di dollari su Chrome

La nostra agenzia di stampa internazionale, molti anni fa, si accorse di un bug su alcuni browser e, di conseguenza decise di utilizzare altro che, salvo ultim’ora, sembra un pò meno bucato di altri; ovviamente l’unica è navigare con VPN.

Nel caso specifico ha accettato di risolvere una causa sulla privacy dei consumatori, i quali avevano chiesto almeno 5 miliardi di dollari di danni per le accuse di aver tracciato i loro dati pensando di navigare in Internet in privato.

L’oggetto della causa era la modalità “incognito” del browser Chrome di Google che, secondo i querelanti, dava agli utenti la falsa sensazione che ciò che stavano navigando online non fosse monitorato dall’azienda tecnologica della Silicon Valley.

Le e-mail interne di Google, presentate nella causa, hanno dimostrato che la modalità di navigazione in incognito non era assolutamente vera, quindi gli utenti erano comunque tracciati dal colosso della ricerca e della pubblicità per misurare il traffico web e vendere annunci pubblicitari.

In una dichiarazione in tribunale, il giudice ha confermato che gli avvocati di Google hanno raggiunto un accordo preliminare per risolvere la causa collettiva – originariamente intentata nel 2020 – in cui si sosteneva che probabilmente “milioni di individui” erano stati colpiti.

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