Un mercato petrolifero molto incerto nel 2021

Questo è stato un anno disastroso per l’industria energetica statunitense e guardare avanti ai prossimi quattro anni sotto l’amministrazione del presidente eletto Joe Biden potrebbe dare alcuni incubi all’industria.

Enormi tagli alla spesa e un repentino calo della domanda di causato dalla pandemia di coronavirus quest’anno hanno rovesciato l’industria statunitense dello scisto dalla sua posizione di leader mondiale nella produzione di petrolio, ponendo fine a una grande corsa iniziata nel 2018.

La produzione di petrolio e gas è stata un motore importante per alimentare l’economia degli Stati Uniti e la perdita di oltre 100.000 posti di quest’anno ha colpito duramente il settore. Migliaia di pozzi di scisto sono stati costretti a chiudere e molte piccole imprese sono fallite o sono state costrette a vendere a un prezzo basso o nullo rispetto al valore di mercato.

Tutto sommato, l’industria suonerà nel nuovo anno pompando 7,44 milioni di barili al giorno (bpd), in calo di quasi il 20% dall’inizio del 2020, riferisce Reuters.

Un crollo senza precedenti dei prezzi del petrolio sta aggiungendo pressione ai già stressati produttori statunitensi, minacciando le regioni chiave dello scisto e mettendo le società vulnerabili a rischio di fallimento.

Cosa riserva il futuro?

I produttori di combustibili fossili hanno una serie di preoccupazioni per tenerli svegli la notte. Forse la più grande preoccupazione è la nuova amministrazione entrante di Joe Biden, che si è impegnato a perseguire “riduzioni aggressive delle emissioni”, concentrandosi su un’agenda più verde che alla fine ridurrà la dipendenza del mondo dai combustibili fossili, secondo CNBC .

Un rapporto del 2018 degli scienziati della stessa amministrazione del presidente Donald Trump ha avvertito che il cambiamento climatico costerà agli Stati Uniti centinaia di miliardi di dollari all’anno e danneggerà la salute umana. La risposta di Trump al rapporto: “Non ci credo”.

Biden non prevede di vietare completamente il fracking, il processo utilizzato dai produttori di scisto per estrarre gas e petrolio. Tuttavia, come parte dell’iniziativa verde di Biden, i produttori di gas e petrolio vedranno regolamenti più severi, l’esatto opposto degli sforzi di Trump per allentare le regole che governano l’industria energetica.

Un altro ostacolo incombente per l’industria petrolifera e del gas è il movimento ESG (Environmental, Social and Corporate Governance). Secondo il segretario all’Energia degli Stati Uniti Dan Brouillette, il movimento ESG è cresciuto negli ultimi anni ed è ora molto forte. Quando è stato chiesto da Hadley Gamble della CNBC se i produttori di petrolio e gas dovrebbero essere preoccupati per il movimento, Brouillette ha detto: “Certo”.

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