Nell’ambito dell’attività endurance ciclistica, dalla bici da corsa alla MTB sino al DH, la principale delle attenzioni che vengono rivolte dalle donne è al ciclo mestruale, in quanto riguarda o la comparsa di un suo andamento irregolare (oligomenorrea) o la sospensione di questo per un periodo che va oltre i 90 giorni (amenorrea).

Dove si dovessero presentare questi disturbi è bene consultare il medico sportivo che provvederà a far eseguire analisi ematiche specifiche e visite specialistiche, per appurare se la causa di ciò riguarda l’attività sportiva o disequilibri ormonali.

Ovviamente l’esercizio di intensità moderata non ha alcun effetto significativo sul regolare andamento dei cicli mestruali.

La donna è più propensa ad andare incontro ad una carenza di ferro rispetto all’uomo, a causa delle perdite di esso tramite il flusso mestruale.

Un inconveniente a cui possono andare incontro le cicliste è quella condizione che va sotto il nome di anemia da carenza di ferro.

L’Anemia è una diminuzione del numero di globuli rossi, cioè quelli che contengono l’emoglobina la quale, attraverso la sua componente ferro (eme), si combina con l’ossigeno.

I globuli rossi, mediante la circolazione, trasportano ossigeno a tutti i tessuti, quindi una loro diminuzione è correlato alla carenza di ferro e può condurre ad una situazione di anemia.

La donna è più propensa ad andare incontro ad una carenza di ferro rispetto all’uomo, a causa delle perdite di esso tramite il flusso mestruale.

Fonte : BioSportMed

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Note di approfondimento scientifico

Anemia, https://it.wikipedia.org/wiki/Anemia

Ferro, https://it.wikipedia.org/wiki/Ferro

Eme, https://it.wikipedia.org/wiki/Eme

Emoglobina, https://it.wikipedia.org/wiki/Emoglobina

Globuli Rossi, https://it.wikipedia.org/wiki/Eritrocita

Ossigeno, https://it.wikipedia.org/wiki/Ossigeno

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