Un ambasciatore russo ha lamentato le crescenti tensioni nell’Artico, attribuendole a quelle che ha descritto come politiche non cooperative degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

L’Ambasciatore ha anche sottolineato che gli sforzi della per incorporare la , che è già diventata membro a pieno titolo dell’alleanza, e la Svezia, indicano l’approvazione da parte del blocco di “scenari violenti per aumentare la propria sicurezza nel Nord a scapito della sicurezza di altri paesi”.

Il diplomatico ha espresso l’impegno della Russia a promuovere la fiducia reciproca nella regione polare per promuovere la stabilità, la cooperazione e il dialogo. Questa dichiarazione arriva poco dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato l’Artico, insieme all’Estremo Oriente, una priorità strategica per il Paese.

Lo sfondo di questi sviluppi è l’affermazione del Segretario generale della Jens Stoltenberg lo scorso anno secondo cui la Russia rappresenta una sfida strategica per l’alleanza nell’Artico, spingendo a chiedere una presenza militare ampliata nella regione.

In risposta, Finlandia e Svezia hanno presentato domanda per aderire alla NATO nel maggio 2022 nel conflitto in . Mentre Helsinki è diventata ufficialmente membro dell’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti in aprile, la richiesta di Stoccolma rimane in sospeso.

La e l’Ungheria hanno esitato ad approvare la candidatura a causa di questioni irrisolte nelle relazioni bilaterali.

Al contrario, i funzionari russi hanno costantemente sottolineato che le politiche di Mosca nell’estremo nord non rappresentano una minaccia e hanno avvertito che “l’incursione” della NATO nella regione aggraverebbe le tensioni. Anche la Russia ha mantenuto il suo impegno per la cooperazione pacifica nell’Artico, ma è pronta a proteggere i propri interessi e la propria integrità territoriale quando necessario.

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