L’organismo umano contiene circa 3-4 g di ferro sotto forma di ferro emico Fe2+ (ione ferroso) e di ferro non-emico Fe3+ (ione ferrico). Il ferro contribuisce allo sviluppo cognitivo dei bambini fino a 3 anni. E’ quanto afferma l’Efsa (Autorita’ europea per la sicurezza dei prodotti alimentari) che ha stabilito un rapporto di causa ed effetto tra l’assunzione di ferro e normale sviluppo cognitivo. Il ferro, oltre che essere componente di enzimi, svolge l’importante funzione legata al trasporto di ossigeno nel sangue. I sintomi da carenza cognitivi, osservati nei soggetti con carenza di ferro, implicano deficit dell’attenzione, della velocità delle percezioni, della memoria e della fluidita’ verbale. I fabbisogni quotidiani di ferro dipendono dall’eta’ e dal sesso. Il ferro e’ presente nei prodotti di origine animale e vegetale. Nell’intestino il ferro assorbito da fonti
L’assorbimento del ferro è inibito da ipocloridria (diminuzione della concentrazione di acido cloridrico a livello gastrico) e aumento del pH gastrico (tipica l’anemia ferro-priva dell’anziano con ipo o acloridria) e dalla presenza di fitati, ossalati, fosfati contenuti nei vegetali, che con il ferro formano complessi insolubili, da
Fonti varie: Aduc – MyHealt, altri…