Il Dress Code nei luoghi di culto religioso

Un Preside di una scuola italiana ha imposto un dress code agli alunni (ragazzi e ragazze), dimostrando che a scuola si va vestiti in modo decoroso, pertanto niente shorts, pantaloni stracciati, magliette trasparenti, ed altro abbigliamento indecente.

Ma nei luoghi di culto vale il DressCode od ognuno può vestirsi come vuole con anche il beneplacito del prete di turno, talvolta anch’esso modernista di comportamenti indecenti?

Il dress code è un insieme di regole legate a cosa indossare in un determinato evento o luogo, ed anche se non viene specificato ove vai di consueto o stai per visitare, sappi che queste regole sono una forma di rispetto per il luogo, gli altri e te stesso che non vieni additato con quello che non sei, ma stai dimostrando ben altro.

Il National Catholic Register ha avviato un singolare dibattito dopo il caso di un sacerdote, il quale ha chiesto alle donne di esercitare maggior modestia nel vestire ed aiutare il prete a proteggere la purezza degli uomini, durante la Santa Messa, scegliendo di vestirsi modestamente.

Noi non viviamo in Paradiso dove il peccato e la tentazione non esistono e niente può nuocere a noi e agli altri. Viviamo in un mondo dove le tentazioni e il peccato sono una realtà.

La Messa come anche altre occasioni di incontro spirituale, sono importanti anche per come ci vestiamo, in quanto stiamo dicendo a Dio: “Tu vali la pena; ti meriti il ​​mio meglio”. E inoltre comunichiamo agli altri che non siamo presenti soltanto fisicamente, ma soprattutto spiritualmente, vestendo decentemente.

Questo vale altrettanto per le ragazzine i cui tutori sono in primis i genitori che non possono e non devono esimersi dal essere tacciati di mentalità vecchia, perché il decoro rispecchia chi sei e questo non vuol dire il fatto che hai le boccole al naso e sei tatuato, ma il vestire in modo decente.

A seguire, quando i giovani entrano in un luogo di culto per funzioni celebrative o partecipative di aggregazione comunitaria, i loro tutori diventano il prete, chi è responsabile della comunità giovanile e del loro percorso spirituale, i catechisti, e chiunque altro collabora, partecipa, prega, perché se ciò viene accettato come -è la moda di oggi, lasciamoli fare- questo è un modo omertoso per non assumersi alcuna responsabilità entrando in una spirale che non si ferma ed il peccato alberga in quella chiesa.

Una nostra cara lettrice di Parigi, esperta stilista, da brava ragazza cattolica ha compilato un decalogo per le donne che vanno in la domenica e negli altri giorni.

Racconta che la lista gli è venuta in mente quando, una domenica, mentre stava cercando di concentrarsi sulla messa, una ragazza si è alzata e tutto quello che riusciva a pensare era ‘è andata nel posto sbagliato?’

Ovviamente non era vestita in modo appropriato per la messa: un vestito aderente trasparente, un intimo soltanto, stivali sopra il ginocchio, capelli rossi corti da maschio, orecchini voluminosi, braccialetti.

Quello era un bel modo di vestirsi per una serata in qualche locale…Quindi, se vuoi comunque essere alla moda alla messa, ma non distrarre e indurre in peccato chi ti vede, ecco alcune idee che ti eviteranno di essere tacciata come una strampalata.

Quindi: Evita pantaloni troppo floreali, non vai in gita e non sei al mercato a comprare ortaggi e . Se questi sono poi trasparenti e si vede il sotto, allora evita di indossarli. Il sopra deve essere in abbinamento, non spezzare con dei colori osceni.

Pensa che sette donne su dieci portano la taglia di reggiseno sbagliata. Capire la propria taglia di reggiseno è fondamentale per far sì che l’outfit sia impeccabile, ma soprattutto per sentirci a nostro agio! Evita i reggiseni sportivi o indossa quello meno trasparente possibile.

Assicurati solo che il vestito ti colpisca proprio sulle ginocchia o sotto. Stai lontano da abiti troppo corti o stretti. Aggiungi un cardigan, (pensa Michelle Obama), alcune perle e sei pronta.

Se non ti piacciono i vestiti, prova una gonna a matita (assicurati che non sia estremamente stretta, lasciala per il tuo prossimo appuntamento in esterno e non in chiesa) o una gonna a trapezio. Non sono solo femminili, ma hanno anche un bell’aspetto sulla maggior parte dei tipi di corpo.

Abbinalo a una bella camicetta e stai attenta al tipo di reggiseno, se poi ti emozioni e sai che i tuoi capezzoli sono birichini utilizza dei gel appositi, non te ne vergognare se poi qualcuno te lo consiglia, prendilo allegramente come un segno di affetto e dimostra intelligenza e maturità verso tale persona.

Se sei più un tipo di pantaloni da ragazza, perché non indossare il tuo paio di jeans preferito? Certo devi vestirli bene e su questo evita quelli stretti! Una volta ho indossato un paio di jeans blu con un bel blazer giallo, una maglietta bianca e alcune ballerine. Sono andata direttamente dalla chiesa a un appuntamento: tutto quello che ho fatto è stato cambiarmi le scarpe! Puoi indossare jeans o pantaloni praticamente con tutto, ma assicurati di non indossare top corti, spalline sottili o mostrare troppa scollatura.

Se scegli un pantalone verde pisello puoi indossare una maglietta bordeaux, non troppo scollata ed evita quelle con bretelline stile mare. Le scarpe più adatte sono le ballerine, ma se ti piace il tacco attenzione ad evitare colori appariscenti. Se ti piace abbinarci la giacca, evita quelle troppo scure. Il tutto deve essere sobrio, ma elegante.

Suggerimento: lascia a casa gli stivaletti alti. Per quanto belli, non indossarli in chiesa, ed evita anche colori delle scarpe appariscenti. Invece, prova i tacchi più bassi di 3 pollici. Le décolleté sono un’ottima scelta da indossare con un vestito a trapezio, una gonna a tubino o pantaloni. Altri pezzi da cui stare alla larga sono pantaloncini, leggings, abiti e gonne stretti o corti, sandali, infradito e, naturalmente, vedere attraverso le camicette.

Corinne Geneve Flaumbert
traduzione italiana di Marialuisa Francesconi Benetti

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