Dolomiti Bicisport

[Italia – Fase 2] Coronavirus, Divieto dello sport amatoriale di squadra

Il divieto dello sport amatoriale di squadra continuerà anche nella fase due? A quanto trapelato da fonti riservate sembra che calcio, calcetto, pallavolo, basket e gli altri collettivi saranno vietati.

Pare, infatti, che il blocco verrà mantenuto per tutta l’estate. Niente sport in spiaggia, neanche beach volley e beach tennis.

Quali sono i veri motivi di negare questa attività motoria sportiva ai cittadini italiani?

Il possibile contagio a stretto contatto con la persona accanto.

Sui social infuria la polemica con insulti e ipotesi di scendere in piazza in massa per protesta, come accaduto al Rosa Luxemburg Platz, ove più di 1.000 persone si sono radunate per protestare sul lockdown.

Gli utenti sportivi si chiedono che differenza c’è tra il tennis, che ripartirà a breve, ed altri sport all’aperto. Ad esempio il golf sembra non è possibile praticarlo.

Eppure, in molti hanno iniziato a dire che i dai dati statistici dicono che questa malattia è meno incisiva dell’influenza. Vero ? Falso ?

Siamo andati a leggere i dati su InfluNet (il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinato dal Ministero della Salute con la collaborazione dell’Iss).

In quei dati abbiamo letto i risultati del monitoraggio a partire dalla settimana n. 42 di un anno (metà ottobre) alla settimana n. 17 dell’anno seguente (fine aprile).

Quel periodo di cinque mesi è l’unico considerato nella rilevazione statistica dei casi d’influenza stagionale.

I numeri seguenti, benché considerati come “annuali”, in realtà sono concentrati in soli 5 mesi.

In base ai dati più aggiornati, dal 14 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020 – pertanto a quasi i due terzi del periodo monitorato – il numero di casi simil-influenzali è stato di 5.018.000.

Al termine della precedente stagione influenzale (2018-2019), i casi erano stati 8.104.000, tra il 2017 e il 2018 erano 8.677.000 e tra il 2016 e il 2017 sono stati 5.441.000.

Il Ministero della Salute nel sito web scrive: “Si sottolinea che l’incidenza dell’influenza è spesso sottostimata poiché la malattia può essere confusa con altre malattie virali e molte persone con sindrome simil-influenzale non cercano assistenza medica“.

Il Covid-19 è una malattia la quale colpisce specifiche fasce di età con determinate patologie pregresse? Le RSA in Italia sono la documentazione di quanto dicono i dati statistici sopra indicati? Fate pure le vostre verifiche, documentatevi.

Ma cosa c’azzecca riportare dei dati statistici su questa malattia ?

E’ innegabile che l’attività fisico-motoria aiuta l’organismo a sviluppare le immunità, tant’é che in altri paesi europei è stata ammessa, mentre in altri, come l’Italia, è stata negata.

Forse si pensa che gli italiani sono indisciplinati e quindi devono essere ‘segregati’ forzatamente con regole rigide in stile ?

Il dato di fatto qual’é esattamente ? La nostra opinione giornalistica serve a poco. Preferiamo riportare i dati e lasciamo ai cittadini le loro opinioni. Stiamo pubblicando ‘Fake News’? A voi deciderlo.

Se continuiamo il blocco dello sport, perché dobbiamo tutelare i cittadini italiani dal contagio del virus, sorgono spontanee delle domande, fatte da milioni di utenti nei social, ovvero: se il virus si trova nell’acqua, si attacca alle maniglie delle porte, compresa, ed è nell’aria che respiriamo, alla fine…meglio stare dentro una campana di vetro?

Se effettivamente ancora, per diverse settimane, l’attività fisica all’aperto dovrebbe ancora rimanere con le stesse regole precedenti, l’obiettivo è la tutela della salute?

Se il non tornare di nuovo a svolgere attività sportiva, liberamente, perché dicono ci vorrà ancora molto tempo, anche se con la massima cautela per ogni attività sportive all’aperto,

possiamo per davvero accettare tutto questo oppure, dati statistici alla mano, chiedere se effettivamente è necessario continuare a non svolgere attività sportiva?

Ed inoltre, se il governo pensa di lasciare la norma dei 200 metri dalla propria abitazione, e pensare anche alla durata limitata dell’attività fisica all’aperto, possiamo accettare che veniamo ritenuti degli irresponsabili e coglioni incapaci di fare delle scelte appropriate per la salute del prossimo, ad iniziare dai nostri figli, familiari e parenti?

Il presidente della Liguria Giovanni Toti, in merito all’ordinanza con cui allenterà in regione, già dal 27 Aprile 2020 alcune delle limitazioni legate all’emergenza covid, ha detto:”uscire a fare qualche passo, qualche sport, vuol dire anche aiutare la salute, minacciata dalla troppa immobilità“.

A chi legge ogni personale commento.

.:.

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...