Al termine di una Lectio Divina, presso una parrocchia in , alcuni parrocchiani parlavano della data di concepimento di Gesù.

La Chiesa Cattolica festeggia la nascita, ma l’Annunciazione è collocata nel giorno al 9º mese prima del Natale.

Questo avvenne presto dopo l’istituzione della festa del Natale e la sua definitiva collocazione al 25 dicembre, attestata in Occidente già nella prima metà del IV secolo d.C. (vedi la Depositio Martyrum, collocabile al 336) e in Oriente alla fine dello stesso secolo.

Senza dimenticare che della nascita di Gesù al 25 dicembre abbiamo un’attestazione scritta nella romana già nel 203, anno cui risale il Commentario su Daniele da parte di Ippolito di Roma.

Tale collocazione ha anche però un valore teologico e liturgico: l’Annunciazione, quale momento storico dell’inizio dell’Incarnazione e quindi della storia della salvezza, viene così a cadere nello stesso periodo in cui la tradizione ebraica poneva l’inizio del suo anno religioso, cioè nel mese di nisan (marzo/aprile), e fino all’Alto Medioevo proprio il 25 marzo segnava l’inizio del ciclo liturgico annuale del cristianesimo, poi spostato allo stesso Natale ed infine all’Avvento, ma anche l’inizio del calendario civico (come ad esempio in Firenze).

Questo fatto fu favorito anche dalla coincidenza con importanti ciclicità astronomiche: infatti, il Natale coincide con il periodo del solstizio invernale, l’Annunciazione viene a cadere in quello dell’equinozio primaverile.

Nella liturgia cattolica, la ricorrenza dell’Annunciazione è una solennità ed è una delle Feste del Signore (e non della Beata Vergine Maria).

Secondo il calendario liturgico cattolico occidentale, il 25 marzo cade spesso nel tempo di Quaresima; in alcuni anni, invece cade nella Settimana santa o nell’Ottava di Pasqua.

Succede quindi non di rado che la solennità dell’Annunciazione sia rinviata, o perché deve cedere il posto a una domenica di Quaresima (e in tal caso, è spostata al giorno successivo, lunedì 26 marzo, come è accaduto nel 2007 e nel 2012), o perché, dato che la Settimana Santa e l’Ottava di Pasqua prevalgono sull’Annunciazione, la solennità viene rimandata al lunedì dopo la Domenica in albis (come nel 2008, spostata a lunedì 31 marzo, o nel 2002 e 2013, spostata a lunedì 8 aprile; o nel 2016, spostata al 4 aprile, e nel 2018 spostata al 9 aprile).

La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano questo evento ogni anno il 25 marzo (per le Chiese ortodosse che usano il calendario giuliano, il 25 marzo corrisponde al 7 aprile del calendario gregoriano). La liturgia che celebra la solennità dell’Annunciazione del Signore viene rinviata se coincide con una domenica di Quaresima o altre solennità del tempo pasquale.

In molte nazioni (per esempio in fino al XVIII secolo) al giorno dell’Annunciazione era fissato il capodanno, per cui il sistema di calcolo degli anni era detto Stile dell’Incarnazione. (1)

La conferma della data del concepimento attuale, inteso degli esseri umani, si ha con la prima ecografia ed i calcolatori ostetrici forniscono solo un calcolo dell’epoca di amenorrea e non di gravidanza.

Quando viene fatta la prima visita ginecologica dopo la scoperta della gravidanza il ginecologo proverà a prevedere la data presunta del parto utilizzando uno strumento chiamato regolo ostetrico. Come funziona questo calcolo?

Considerando cicli di 28-30 giorni e con una gravidanza proseguita nella norma, è probabile che il parto avvenga dopo 280 giorni o 40 settimane nel mese compreso tra i 15 giorni prima e i 15 giorni dopo la data prevista.

La conferma della datazione, quindi, si potrà avere soltanto con la prima ecografia – se viene eseguita tra le 10 e le 14 settimane – durante la quale si misura la lunghezza cranio-caudale del feto e, in base a misure di riferimento standard a disposizione del ginecologo, si potrà dire con più accuratezza quando il bambino è stato concepito, ed altri dati.

L’ovulazione avviene esattamente 14 giorni prima della successiva mestruazione. Quindi, se la donna ha un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione cioè il concepimento – saranno avvenuti a metà ciclo; se invece il ciclo è di 21 giorni, il concepimento sarà avvenuto circa 7 giorni dopo l’ultima mestruazione, così come se i cicli sono lunghi, di 40-45 giorni, la data del concepimento sarà all’incirca un mese dopo l’ultima mestruazione. (2)

Alla fine, però, dobbiamo ora domandarci con tutta serietà: ciò che i due evangelisti Matteo e Luca, in modi diversi e in base a tradizioni diverse, ci riferiscono sul concepimento di Gesù per opera dello Spirito nel seno della Vergine Maria, è una realtà storica, un reale evento storico, oppure è una pia leggenda che, a modo suo, vuole esprimere ed interpretare il mistero di Gesù?

Soprattutto a partire da Eduard Norden († 1941) e Martin Dibelius († 1947) si è cercato di far derivare la narrazione della nascita verginale di Gesù dalla storia delle religioni e, apparentemente, è stata fatta una particolare scoperta nei racconti circa la generazione e la nascita dei faraoni egiziani. Un secondo ambito di idee affini si è trovato nell’antico giudaismo, nuovamente in , in Filone d’Alessandria († dopo il 40 d.C.). (3)

NOTE

(1) Wikipedia.

(2) Consulente ginecologa presso il Policlinico Gemelli di Roma. Pianeta Mamma.

(3) Cooperatores veritatis – Il concepimento di Gesù.

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