Il primo campionato del mondo, riservato ai soli corridori dilettanti, si svolse nel 1921 aAiuto Copenaghen, con il successo dello svedese Gunnar Skoeld. Due anni più tardi si registra a Zurigo il primo successo azzurro grazie a Libero Ferrario.
Nel 1927 fu istituito il campionato del mondo diviso in due categorie: professionisti e dilettanti, da disputarsi con cadenza annuale in prova unica in linea, con l’eccezione del 1931 quando invece si corse a cronometro (i professionisti gareggiarono sulla distanza di 170 km). La prima edizione si svolse nell’autodromo del Nürburgring in e vide il trionfo della squadra italiana che piazzò quattro corridori ai primi quattro posti (Binda, Girardengo, Piemontesi e Belloni). Nel 1958 venne istituito anche il campionato del mondo femminile, per la sola categoria dilettanti perché un’attività professionistica femminile non esisteva.
Nel 1962 venne introdotta anche una gara a squadre, da disputarsi a cronometro da squadre di quattro corridori sulla distanza di 100 km, riservata alla categoria Dilettanti; dal 1987 si disputò anche l’analoga gara femminile sulla distanza di 50 km.
Nel 1972 fu deciso che la prova maschile di su strada, presente nel programma delle Olimpiadi fin dalla prima edizione di Atene 1896 e riservata ai dilettanti, sarebbe valsa anche da titolo mondiale di categoria: di conseguenza, negli anni olimpici non si sarebbe più inserita nel programma mondiale la prova riservata appunto ai dilettanti. Lo stesso si fece per la prova femminile che entrò nel programma olimpico nel 1984. Questo stato di cose durò fino all’Olimpiade del 1992: dal 1996 la corsa olimpica è aperta anche ai corridori professionisti, ma non vale più per il campionato mondiale che da allora si disputa per tutte le categorie anche negli anni olimpici.
Dal 1994 alla tradizionale prova in linea è stata aggiunta anche la prova a cronometro individuale, mentre è stata abolita la cronometro a squadre. Le due prove assegnano due separati titoli mondiali. Inoltre, in campo maschile, è stata abolita la suddivisione tra professionisti e dilettanti, sostituendola con le due categorie Élite (senza limite di età) e Under 23 (riservata ai corridori di età inferiore ai 23 anni). Anche la categoria femminile, aperta ora anche alle professioniste, ha assunto la denominazione Élite.
Dal 1997 fino al 2005 sono state aggiunte anche le categorie juniores, maschile e femminile (riservate ai corridori di età inferiore ai 19 anni): le prove di queste categorie si sono disputate nella stessa settimana (la cronometro il martedì, la prova in linea il venerdì) e nella stessa sede delle altre. Dopo una pausa di cinque edizioni, in cui le prove juniores si sono disputate in sedi separate, dal 2011, in Danimarca a Copenhagen, il format è tornato alla interessante concomitanza che unisce le giovani speranze ai ciclisti più affermati.

FONTE

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