I minerali presenti in concentrazioni ridotte sono denominati oligoelementi (dal greco “oligos” poco), cioè elementi presenti in tracce. Sia i minerali contenuti in quantità abbondanti che quelli contenuti in tracce svolgono importanti funzioni a prescindere dalla loro quantità, partecipando alla struttura degli organi e dei tessuti, o fungendo da coenzimi che attivano importanti reazioni biochimiche. La loro carenza induce alterazioni fisiologiche e strutturali, pertanto il loro apporto previene o guarisce alcuni squilibri organici derivati dalla loro mancanza.

Come afferma il dott. Georges Lakhovsky in un suo del 1939:

  • Nel nostro organismo umano, la ripartizione e il dosaggio di qualsivoglia minerale avviene in maniera così perfetta che si può paragonare l’insieme delle sue vibrazioni all’armonia dell’orchestra dell’opera. Ebbene, è noto che nel corso di una stessa audizione dell’orchestra certi strumenti si disaccordano e gli orchestrali debbono riaccordare i loro strumenti dopo l’esecuzione di ogni pezzo. Sfortunatamente non avviene lo stesso per il nostro organismo, che è la migliore tra tutte le orchestre vibratorie. Infatti, durante la vita umana, i minerali che compongono le cellule diminuiscono progressivamente a partire dai diciott’anni di età, come vedremo, e possono anche mancare parzialmente. È come se nell’orchestra dell’opera gli strumenti si disaccordassero senza poterli riaccordare. Ne deriva uno squilibrio oscillatorio cellulare che porta alla malattia e alla . Per ristabilire l’equilibrio oscillatorio, bisognerebbe riaccordare le nostre oscillazioni cellulari fornendo all’organismo quelle stesse sostanze che gli difettano.

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