I turisti internazionali sono aumentati nel 2018

I turisti internazionali sono aumentati del 6% durante il 2018, attestandosi a 1,4 miliardi. Sono…

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I turisti internazionali sono aumentati del 6% durante il 2018, attestandosi a 1,4 miliardi. Sono questi i dati del barometro dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT-UNWTO) sul turismo mondiale, diffusi con un comunicato dello scorso 21 gennaio 2019. In uno studio sulle prospettive a lungo termine pubblicato nel 2010, l’UNWTO aveva previsto di raggiungere gli 1,4 miliardi nel 2020. Grazie agli arrivi internazionali questo obiettivo è stato raggiunto con due anni di anticipo.

Secondo le stime dell’UNWTO, gli arrivi del turismo internazionale (visitatori che passano almeno una notte) sono cresciuti del 6% a livello mondiale raggiungendo gli 1,4 miliardi nel 2018. Una crescita nettamente maggiore del tasso di crescita dell’economia mondiale, che è stato del 3,7%.

In termini relativi, sono il Medio Oriente (+10%), l’Africa (+7%) e l’Asia-Pacifico e l’Europa (+6% entrambi) che sono in cima alla crescita del 2018. Gli arrivi nelle Americhe sono invece inferiori rispetto alla mondiale (+3%).

“La crescita del turismo di questi ultimi anni conferma che il settore è, al giorno d’oggi, uno dei motori più potenti della crescita economica e dello sviluppo. Abbiamo la responsabilità di gestire questa crescita in modo durevole e di convertirla con ricadute concrete per tutti i Paesi, in particolare per le popolazioni locali, con la creazione di posti di e di possibilità imprenditoriali, senza distrarsi”, ha dichiarato il segretario generale dell’UNWTO, Zurab Pololokashvili, aggiungendo: “E’ per questo motivo che l’UNWTO indicherà il 2019 come l’anno dell’educazione, dell’acquisizione di competenze e della creazione di posti di lavoro”.

Lo studio sulle prospettive a lungo termine pubblicato dell’UNWTO nel 2010 prevedeva che il turismo internazionale avrebbe raggiunto gli 1,4 miliardi nel 2020. La crescita invece si è accelerata in questi ultimi anni, grazie all’effetto di una più forte espansione economica, di tariffe aeree più abbordabili, dei cambiamenti tecnologici, dei nuovi modelli di attività economiche e dei progressi sulla concessione dei visti attraverso il mondo.

Gli arrivi dei turisti internazionali in si sono attestati sui 713 milioni nel 2018, registrando una crescita notevole del 6% dopo un 2017 estremamente favorevole. La crescita è stata essenzialmente dell’Europa meridionale e mediterranea (+7%), l’Europa centrale e orientale (+6%) e l’Europa occidentale (+6%). I risultati dell’Europa del nord sono stati stazionari in virtù dei deboli arrivi nel Regno Unito.

L’Asia-Pacifico (+6%) ha registrato 343 milioni di arrivi di turisti internazionali nel 2018. Gli arrivi in Asia del sud-est sono cresciuti del 7%, seguiti dall’Asia del nord-est (+6%) e dell’Asia del sud (+5%). L’Oceania ha conosciuto una crescita più moderata (+3%).

Le Americhe (+3%) hanno registrato 217 milioni di arrivi internazionali nel 2018, con risultati variabili da una destinazione all’altra. L’America del nord è in testa alla crescita (+4%), seguita dall’America del sud (+3%), mentre l’America centrale e i Caraibi (-2%) hanno risultati più bassi, in particolare i Caraibi che hanno patito gli effetti degli uragani Irma e Maria a settembre del 2017.

I dati dell’Africa mostrano una crescita del 7% nel 2018 (+10% per l’Africa del nord e +6% per l’Africa subsahariana) con un totale stimato di 67 milioni di arrivi.

Il Medio-Oriente (+10%) ha dei risultati solidi nel 2018, consolidando quelli del 2017, con 64 milioni di arrivi di turisti internazionali. Nel 2019 la crescita dovrebbe tornare alla sua tendenza storica.

In seguito a queste tendenze, le prospettive economiche e l’indice di confidenza dell’UNWTO si attestano su una crescita degli arrivi internazionali tra il 3 e il 4% per l’anno prossimo, un livello più consono alle tendenze storiche della crescita.

In linea generale, la stabilità dei prezzi dei carburanti rende le tariffe del trasporto aereo più abbordabili e, nello stesso tempo, i collegamenti aerei non cessano di migliorare per numerose destinazioni, favorendo i mercati specifici. Le tendenze mostrano nello stesso tempo dei volumi importanti di turismo proveniente dai mercati emergenti, in particolare dall’India e dalla Federazione Russa, ma anche da mercati più modesti dell’Asia e dei Paesi arabi.
Parallelamente, il rallentamento dell’economia mondiale, le incertezze che si sono sviluppate a causa della Brexit e le tensioni geopolitiche e commerciali possono stimolare gli investitori e i viaggiatori ad una strategia d’attesa.

Globalmente, il 2019 dovrebbe confermare alcune tendenze che abbiamo già visto presso i consumatori, la ricerca, per esempio, di viaggi che li trasformino e trasformino il loro modo di vedere: la ricerca di attività più sane come il turismo escursionistico, del benessere o sportivo; i viaggi multigenerazionali a causa dei cambiamenti demografici; e i viaggi più responsabili.

“Il digitale, i nuovi modelli di attività economiche, il costo più abbordabile dei viaggi e i cambiamenti delle società dovrebbero continuare a modellare questo settore. Le destinazioni, come le imprese, devono adattarsi per essere competitive”, ha aggiunto Pololokashvili.

Maggior informazioni a questo indirizzo:
marketintelligence.unwto.org

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