Il recente vertice BRICS 2023 con obiettivi espansionistici e indipendenti

La città di Johannesburg ha recentemente ospitato il vertice BRICS, che ha riunito leader di , Russia, , e Sud . Con la partecipazione di oltre 60 leader, di cui 30 provenienti da nazioni africane, il vertice ha sottolineato la crescente influenza di queste economie emergenti.

Allontanarsi dalla dipendenza dal dollaro: un focus sulle valute locali nel commercio
Al centro delle discussioni del vertice è stato il tema della riduzione della dipendenza dal dollaro USA e della promozione dell’uso delle valute locali nel commercio internazionale.

Mentre persistono dubbi sulla fattibilità dell’adozione di una valuta condivisa tra i paesi BRICS, il renminbi cinese sta guadagnando costantemente importanza.

Ciò è evidente nel suo crescente status di valuta di riserva in varie nazioni africane, come Mauritius, Nigeria e Zambia.

Il vertice ha inoltre evidenziato l’interesse dei leader africani a diventare parte dell’alleanza BRICS.

Le discussioni ruotavano attorno alle strategie per incrementare l’uso delle valute locali nel commercio ed esplorare modalità di de-dollarizzazione.

Nonostante lo scetticismo sulla possibilità di adottare una moneta unificata, si sta valutando la possibilità che il renminbi cinese possa svolgere un ruolo più significativo.

Diversi paesi africani stanno già utilizzando il renminbi come valuta di riserva, tra cui Mauritius, Nigeria e Zambia.

I paesi BRICS, che rappresentano il 40% della popolazione mondiale, a marzo hanno superato il PIL dei paesi del G7.

Questa crescente influenza ha portato all’interesse di altre 23 nazioni ad aderire all’alleanza.

I di espansione sono stati tra i temi discussi durante il vertice.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha sottolineato l’importanza di espandere i BRICS, promuovere partenariati con le nazioni africane e rafforzare il commercio, gli investimenti e le infrastrutture.

La posizione del presidente Ramaphosa è influenzata anche dalle crescenti tensioni tra Sud Africa e Stati Uniti a causa degli stretti legami con la Russia.

Nonostante le accuse e le tensioni nel rapporto, Ramaphosa dà priorità ai partenariati strategici rispetto alle alleanze globali.

Questa posizione è evidenziata nel suo sostegno all’espansione dei BRICS e nell’incoraggiare più paesi ad aderire all’alleanza.

Il vertice dei BRICS ha inoltre evidenziato la richiesta di riforme istituzionali negli organismi internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

L’Algeria, ad esempio, ha espresso il proprio interesse a diventare azionista della BRICS New Development Bank promettendo 1,5 miliardi di dollari.

Questa mossa è vista come uno sforzo per rafforzare le relazioni commerciali con e Russia, soprattutto alla luce delle pressioni per limitare gli acquisti di dalla Russia.

Sebbene l’alleanza BRICS cerchi di sfidare la dominanza del dollaro e promuovere la cooperazione economica, non mancano le sfide.

La Nigeria, nonostante inizialmente considerasse l’adesione, attualmente dà priorità alla risoluzione delle crisi interne rispetto all’adesione al blocco, sottolineando le complesse dinamiche in gioco.

La sostiene l’espansione dei BRICS, ma paesi come e Brasile rimangono cauti nell’allinearsi troppo strettamente con le potenze occidentali.

Anche le difficoltà economiche affrontate dalla Cina e l’isolamento geopolitico della Russia hanno influito sull’attrattiva dell’alleanza BRICS.

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