Vaticano, Prosegue processo gestione fondi Segreteria di Stato

L’officiale della Sezione Amministrativa della Segreteria di Stato vaticana, nella prosecuzione del suo interrogatorio nel processo vaticano, giunto alla 25esima udienza, ha detto che avevano autorizzato la Segreteria di Stato a chiedere un prestito all’Istituto delle Opere di Religione.

Quanto sopra per estinguere il mutuo gravava sul palazzo su cui si era investito a Londra, al fine di gestire l’immobile.

La vicenda è alquanto complessa partendo dal 2013, quando la Segreteria di Stato decide di investire 200 milioni di euro.

Si esplora la possibilità di prendere quote di una società di estrazione petrolifera in Angola, la Falcon Oil, e per questo si rivolgono ad una specifica persona, su suggerimento di Credit Suisse. Tale individuo crea il fondo Athena, ma poi sconsiglia di andare avanti con l’operazione.

La Segreteria di Stato gli lascia comunque i fondi dell’investimento, che impiega in parte (per 100 milioni di dollari) nell’acquisto delle quote di un immobile di lusso a Sloane Avenue, a Londra.

Poi, nel 2018, la Segreteria di Stato decide di togliere la gestione a tale persona, riacquista le quote e le dà in gestione ad un broker, che usa una sua società. Il broker tiene per sé mille azioni, ma sono le sole con diritto di voto.

La Santa Sede poi tratterà con il broker per l’acquisto delle azioni, e deciderà di acquistare direttamente il palazzo, per prenderne il controllo diretto.

Fonte
AciStampa

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