
Il Piano di investimenti del Green deal europeo è stato progettato per attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, per i prossimi dieci anni.
L’UE intende raggiungere un’economia climaticamente neutrale entro il 2050 e, per farlo, intende fare enormi investimenti nelle tecnologie energetiche pulite. Questo business ha cifre elevate.
Secondo le stime della Commissione europea, il raggiungimento dell’obiettivo intermedio di riduzione del 40% dei gas serra, entro il 2030, richiederà un investimento annuo aggiuntivo di 260 miliardi di euro.
La metà dei fondi dovrebbe provenire dal bilancio UE- ad esempio dai programmi che contribuiscono a progetti climatici e ambientali, dai fondi per l’agricoltura, da Orizzonte
Inoltre, verranno mobilitati ulteriori cofinanziamenti degli stati membri e dovrebbero entrare in circolazione più investimenti privati e pubblici grazie agli incentivi di InvestEU e ai fondi del Sistema di scambio delle emissioni.
Le regioni e le comunità maggiormente interessate dalla transizione verso un’economia sostenibile, come ad esempio quelle che dipendono fortemente dal carbone, saranno le più vessate per la raccolta dei fondi (leggasi tasse ai cittadini, privazioni di servizi necessari, aumento prezzi carburante, ecc.).
Il meccanismo per raggiungere un giro di affari economico notevole coinvolge anche le abitazioni in cui i burocrati
In tutto questo la transizione verso un’economia più verde è piuttosto enigmatica come ad esempio il fatto che l’UE farà investimenti, ovviamente indebitando i vari paesi partner.
La decarbonizzazione o per meglio identificarla come transizione verde, dovrebbe essere inclusiva e nel rispetto dei principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale?
NOTE DI REDAZIONE
“>Il business dietro la decarbonizzazione – Inchiesta breve –

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