Chiesa Cattolica, amor del danaro e’ radice di ogni sorta di mali

Il titolo di questo post non è da noi inventato, ma lo si legge in 1 Tim. 6:10, ed uno di questi mali che scaturisce da esso è appunto l’eresia.

L’apostolo Paolo parlando a Tito di alcuni della circoncisione che lui ha definito ribelli, cianciatori e seduttori di menti scrisse così:

“Sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno” (Tito 1:11).

Una cosa simile possiamo dirla di coloro che tengono nelle loro mani le redini della romana, perché essi sovvertono il mondo intero insegnando cose che non dovrebbero per amore di disonesto guadagno.

La chiesa romana nel corso del tempo ha introdotto ogni sorta di eresie per amore di disonesto guadagno, infatti se si va a vedere da vicino l’insegnamento relativo al primato del papa, alla canonizzazione dei santi, alle messe per i morti, al purgatorio, alle reliquie, alle indulgenze, al potere di sciogliere e legare, ed ad altre cose ci si accorge che essi sono serviti e servono al papato per arricchirsi oltremodo.

La Papal Foundation ha ricevuto tempo addietro 25 milioni di dollari, una cifra incredibile.

Per i ?

Per i senzatetto italiani?

No, per risistemare le finanze dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, dopo il crack della struttura, su cui indagò per tutta una serie di reati la magistratura…

Quando dall’Arcidiocesi del Mago Merlino ci hanno risposto che non avevano soldi per riconoscere il svolto da una redazione di giornalisti per un blog in una parrocchia, quale Puppapero, abbiamo deciso di capire se la risposta era vera o falsa.

Prima di tutto abbiamo riscontrato che, salvo smentite dell’ultim’ora, c’è una commistione di ruoli all’interno di quella arcidiocesi nel settore della comunicazione poiché risulterebbe che l’addetto stampa lavora anche per una radio la quale prende soldi dalla CEI.

Poi abbiamo deciso di approfondire se effettivamente la CEI, cioè l’ente che ha ribadito non esserci soldi, a prescindere, cioè senza neanche chiedere quanto era la cifra da noi chiesta che, peraltro, una parte andava alla suddetta parrocchia per sostenerla nelle spese.

Dunque partiamo dalle proprietà immobiliari della Chiesa: un patrimonio da 4 miliardi l’anno.

Il Vaticano è uno dei più grandi proprietari immobiliari italiani, con un patrimonio di almeno 115mila unità che equivale al 20% dell’intero patrimonio immobiliare italiano.

Propaganda Fide, Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, vanta da sola 957 beni tra terreni e fabbricati, in aree spesso di pregio come piazza di Spagna, via Margutta, via del Babuino o via del Governo Vecchio a Roma.

Ed intorno a queste proprietà ruota un giro d’affari di oltre 4 miliardi di euro l’anno legato al turismo religioso, grazie all’impiego di questi immobili come bed & breakfast ad esempio.

Di seguito l’elenco delle entità che fanno capo alla Santa Sede e le relative proprietà.

Propaganda Fide possiede 957 beni tra terreni e immobili a Roma in via di San Teodoro, via di San Giovanni in Laterano, via Boncompagni, via delle Mura Aurelie, piazza Mignanelli, via Margutta, piazza di Spagna, via Bocca di Leone, via del Babuino, via della Conciliazione via dei Corridori, via dell’Orso, via dei Coronari, via della Vite, via del Governo Vecchio.

La Sacra Congregazione per l’evangelizzazione ha 80 terreni e immobili tra via Venti Settembre, piazza Trasimeno, via della Conciliazione, via Monte Acero, via del Governo Vecchio.

Il Vicariato di Roma è titolare di 191 beni tra terreni e immobili in via del Colosseo, via di Santa Croce in Gerusalemme, via di Fara Sabina, via Flaminia, piazza di S. Eurosia.

Ad occuparsi di questo “impero” in particolare due istituti operativi: Propaganda Fide e Apsa. Governerebbero appartamenti di lusso per circa 9 miliardi di euro di valore. Molte delle 957 case di proprietà (725 sono a Roma) verrebbero poi date in affitto, e a volte vendute, a prezzo agevolato, a nomi illustri. Per esempio l’ex ministro Pietro Lunardi comprò il palazzetto di tre piani in via dei Prefetti. Quanto agli affitti, il giornale fa l’esempio dell’”ex vicedirettore della Rai Antonio Marano, del capo delle missioni della Protezione Civile Mauro Della Giovampaola, del direttore Enac Vito Riggio, dell’ex sottosegretario di Forza Italia Nicola Cosentino, dell’ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio”. E anche “l’attico di Bruno Vespa e l’appartamento di Cesara Buonamici sarebbero di Propaganda Fide”.

LE CASE-REGGIA DEI CARDINALI- Repubblica parla anche dei 5.050 appartamenti dell’Apsa – Amministrazione patrimonio sede cattolica –affittati a prezzo di mercato agli sconosciuti e a canone zero a chi ha servito la chiesa: giuristi, letterati, direttori sanitari. Sono 860 le locazioni gratuite. Innanzitutto, quelle per le case-reggia dei 41 cardinali di prima fila: tutti intorno a San Pietro. Nel tentativo di ricostruire e mettere a sistema i possedimenti Apsa, monsignor Lucio Vallejo Balda, a capo della commissione Cosea, ha scatenato l’ultima guerra in Vaticano, che poi è diventata il processo Vatileaks 2.

EX CONVENTI TRASFORMATI IN B&B – Da ultimo non bisogna dimenticare la presenza immobiliare della Santa Chiesa nel settore turistico. Vecchi monasteri, abbazie ed altri locali trasformati in hotel e bed and breakfast, con circa 200mila posti letto corrispondenti a 4,5 miliardi di valore di un crescente turismo religioso”.

Ora leggendo quanto sopra le cui fonti sono testate giornalistiche che vi inicheremo nelle note, sale un pò il sangue alla testa e fa aprire la bocca per un bel V A F F A N C U L O a coloro che dicono bugie nella Chiesa Cattolica (CEI e Arcidiocesi).

La Sapienza dice che “il danaro risponde a tutto” (Eccl. 10:19) e che “i regali che uno fa gli apron la strada e gli danno adito ai grandi” (Prov. 18:16).

Papa Francesco ha preso una posizione chiara: i conventi non utilizzati diventino ostelli per i rifugiati, non alberghi perché l’obiettivo non è fare soldi, ma aiutare i più deboli”.

Questo Papa viene però osteggiato da quegli ipocriti prelati di specifiche Diocesi, in cui per tenersi l’orticello ove c’è lo sterco del Demonio (leggasi denaro, soldi, bonus, ecc.), dicono che non c’è soldi da destinare a chi fa del proselitismo a vantaggio della comunità.

Si scopre così che Pippo ha monopolizzato quasi tutta la regione, lasciando a tre città i loro mezzi di comunicazione cattolica che, a detta di gente locale, sarebbero anche quelli di proprietà o in collegamento con suddetto editore. Anche Pippo ha un che lavora nella Diocesi quindi anch’esso in palese contrasto e commistione di ruoli ?

Dovremmo poi dedicarci ad altri argomenti, ma lasciamo soltanto ai nostri utenti quest’ultima perla: La messa è una fonte di disonesto guadagno per la curia.

Quello che bisogna osservare a riguardo della messa per i morti è questo: che Cristo per offrire se stesso sulla croce del Calvario non richiese nessuna offerta da parte di nessuno, mentre il prete, che si fa passare per sacerdote di , per offrire il presunto corpo ed il sangue di Cristo (l’ostia) in sacrificio propiziatorio per i Cattolici che stanno nel cosiddetto purgatorio, si fa pagare.

Essi dunque profanano doppiamente il sacrificio di Cristo; prima pensando di ripeterlo e poi facendosi pagare per esso. Alla maggior parte dei preti importano solo i vostri soldi?

Alla luce di tutti questi elementi, che dire? Che la demagogia costa poco e molto in termini di immagine e popolarità. E sempre alla luce delle cifre, le battaglie per l’accoglienza assumono un altro aspetto. Accoglienza sì, se pagata dai soldi dei cittadini.

….

NOTE E FONTI

VATICANO: PATRIMONIO IMMOBILIARE, SOLDI E DEMAGOGIA. IL “BEAU GESTE” DEL CARDINALE. (PAGANO GLI ALTRI…).

Vaticano Spa, gli immobili della Chiesa valgono 2mila miliardi

https://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2013/09/11/gli-immobili-inutilizzati-della-chiesa-di-francesco-per-i-poveri/98188/

https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_immigrazione_roma_parrocchie_accoglienza_flop_alberghi-2513013.html

L’amore del denaro che esiste dietro gli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana

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