Dalla dieta dei popoli mediterranei alla Dieta Mediterranea

Lorenzo Piroddi (1911 – 1999), studioso ligure attivo dalla prima metà del ‘900, studiò la

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Lorenzo Piroddi (1911 – 1999), studioso ligure attivo dalla prima metà del ‘900, studiò la connessione tra abitudini alimentari e malattie del ricambio, e fu uno dei primi nutrizionisti ad elaborare una per i suoi pazienti che limitava il consumo di grassi e privilegiava quelli vegetali. Piroddi studiò Il potenziale curativo di una dieta con tali caratteristiche, gettando le basi per il riconoscimento di una Dieta Mediterranea come insieme di abitudini alimentari a sé stanti.

Ma fu Ancel Keys (1904 – 2004), biologo e fisiologo statunitense, grazie ai suoi studi sulle abitudini alimentari delle popolazioni dell’Italia meridionale, che fissò nell’immaginario collettivo la locuzione Dieta Mediterranea, dandole dignità scientifica e culturale. Keys approfondì in particolare la relazione fra l’alimentazione e le malattie cardiovascolari, e durante la sua residenza a Pioppi, frazione di Pollica, del Cilento, studiò sul campo gli effetti benefici della dieta locale sulla salute della popolazione.

Gli studi di Keys evidenziano come il mix di abitudini alimentari della popolazione locale potesse essere codificato appunto come Dieta Mediterranea, avendo caratteristiche simili alle diete degli altri popoli mediterranei, ma soprattutto Keys concluse che tali abitudini avevano un effetto benefico sulla salute assente in altre diete regionali del mondo occidentale.

Fonte: fondazionedietamediterranea.it

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