Lipidi

I lipidi (dal greco: λίπος, lipos = “grasso”), o grassi, sono composti organici largamente diffusi…

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I lipidi (dal greco: λίπος, lipos = “grasso”), o grassi, sono composti organici largamente diffusi in natura, e rappresentano una delle quattro principali classi di composti organici di interesse , insieme a glucidi, protidi ed acidi nucleici. I lipidi vengono identificati sulla base delle loro proprietà comuni di solubilità: sono insolubili in acqua (definiti per questo idrofobici), mentre sono solubili in solventi organici come etere dietilico o acetone, alcoli e idrocarburi. L’insolubilità in acqua è la proprietà analitica che viene usata come base per la separazione dai carboidrati e dalle proteine.

Dal punto di vista strutturale, i lipidi sono costituiti prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno uniti tra loro con legami covalenti scarsamente polari (caratteristica che conferisce il comportamento idrofobico) e disposti simmetricamente. Tuttavia, alcuni lipidi presentano, in una regione ristretta della loro molecola, gruppi polari (ad esempio fosfolipidi). I lipidi polari presentano caratteristiche fisico-chimiche peculiari rispetto ai lipidi neutri (apolari). In particolare, i lipidi polari mostrano caratteristiche anfipatiche (solubilità sia in acqua che in solventi apolari) o addirittura risultano talora insolubili in solventi organici e solubili in acqua.

I lipidi rappresentano un’importante riserva energetica per e piante (semi), in quanto sono in grado di liberare una grande quantità di calorie per unità di massa, il valore calorico di un grammo di lipidi è circa il doppio rispetto a zuccheri e proteine, circa 9,46 kcal/g contro 4,15 kcal/g. Proprio per questo sono il substrato energetico ideale per le cellule. In un uomo sano di 70 kg, vi sono circa 15 kg di trigliceridi. Durante l’attività fisica i lipidi vengono utilizzati insieme ai carboidrati, fornendo in ugual misura l’energia necessaria per attività di medio basso livello, se l’attività fisica si protrae per almeno un’ora si va incontro a un esaurimento delle scorte di carboidrati (glicogeno) e a un corrispondente aumento dell’utilizzo di lipidi. Inoltre i lipidi alimentari apportano gli acidi grassi essenziali (cioè non sintetizzati dall’organismo), come gli acidi linoleico e arachido.

I lipidi hanno un altissimo contenuto energetico e, nell’ambito dei tre gruppi di macromolecole che compongono gli elementi nutritivi per la cellula:

Grassi (o lipidi), l’ossidazione di 1 g di lipidi genera 9 kcal = 37,65 kJ
Zuccheri (o glucidi), l’ossidazione di 1 g di glucidi genera 4 kcal = 16,74 kJ
Proteine (o protidi), l’ossidazione di 1 g di proteine genera 4 kcal = 16,74 kJ
Questi dati valgono per le misure in un calorimetro, in particolare per le proteine (prodotti finali CO2 e N2).

Nell’organismo umano il prodotto finale del catabolismo proteico è invece rappresentato dall’urea, quindi l’energia di reazione è un po’ minore (circa 15 kJ).

Negli animali e nell’uomo, il principale utilizzo del grasso è come riserva energetica per il corpo e come isolante termico. I grassi vengono immagazzinati principalmente nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi (lipidi di accumulo).

Bibliografia
Lipid Library website, https://lipidlibrary.aocs.org
Lipid Bank website, www.lipidbank.jp.
T. W. Graham Solomons, Chimica organica, 2ª ed., Bologna, Zanichelli, 2001, pp. 939-968, ISBN 88-08-09414-6.
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Small. D.M. Lipid classification based on interactions with water. In: The Physical Chemistry of Lipids. (D.M. Small, ed.), Plenum Press, New York, NY, 1986:89–95.
Timms. R.E. Phase behaviour of fats and their mixtures. Prog. Lipid Res. 1984;23:1.

Fonte: Wikipedia

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