Toscana, Strada statale 429 di Val d’Elsa con 8000 tonnellate di rifiuti inquinanti

Alla fine degli anni novanta si è iniziato a discutere di un collegamento rapido tra l’Autopalio e la Fi-Pi-Li, al fine di soddisfare i crescenti volumi di traffico, prevalentemente merci, lungo la Val d’Elsa, volumi per i quali il vecchio tracciato risultava assai inadeguato, nonostante la creazione di brevi itinerari alternativi per aggirare centri abitati come Certaldo e Castelfiorentino.

Nell’Aprile 2004 iniziarono così i lavori per il cosiddetto Lotto “0” tra la ex-ss 429 e la variante, nel breve tratto “Certaldo Ovest-Badia a Elmi”; mentre i lavori per la tratta “Poggibonsi Ovest-Certaldo vennero momentaneamente rimandati.

Nel luglio 2004 viene intanto aperto al traffico il Lotto I (Poggibonsi Nord-Poggibonsi Ovest), che unisce l’Autopalio con la Sp 63 (Volterrana Sud) presso la zona industriale a ovest di Poggibonsi.

Dopo una lunga interruzione dei lavori dovuta al fallimento delle imprese appaltatrici, nel maggio 2013 viene aperta al traffico la tratta del Lotto II Poggibonsi Ovest-Certaldo Nord della nuova ss 429, che nella conferenza dei servizi del giugno 2006 era stato prolungato verso Nord in direzione di Castelfiorentino, evitando così l’attraversamento dell’abitato di Certaldo tramite tre gallerie e un viadotto di quasi 400 m.

Nel 2014, a seguito di ulteriori intoppi burocratici e legali, i lavori della restante parte vennero commissariati dalla . Nel 2015 furono prese in carico le opere fino ad allora realizzate, la loro manutenzione e la realizzazione di opere puntuali (circa 10 milioni di euro).

Nel giugno del 2016 iniziò la realizzazione delle nuove opere lineari. I lavori del Lotto VI “Empoli-Brusciana” si sono conclusi nel luglio 2017.

I lavori di completamento del Lotto V “Brusciana-Dogana” sono stati avviati nel giugno 2018 e aperti nel luglio 2019, mentre a dicembre 2020 sono stati conclusi i lavori del lotto IV, tra Dogana e Case Nuove.

Attualmente la variante consiste in una strada extraurbana secondaria quasi interamente in rilevato, con una corsia per senso di marcia ma con caratteristiche di strada a scorrimento veloce, quindi senza incroci a raso laterali, bensì con rotatorie a distanza di 3-4 km l’una dall’altra e frequenti piazzole di sosta.

Non attraversa centri abitati e presenta 90 km/h come limite di velocità standard, 40 km/h in prossimità delle rotatorie e pochi tratti critici con limite a 70 km/h. Il tracciato complessivo ha una lunghezza di 38 km, 4 dei quali (tratta Certaldo Nord-Castelfiorentino Sud) sono ancora da realizzare.

Sul tracciato sono inoltre presenti 8 gallerie e 6 viadotti sul fiume Elsa (uno dei quali ricade nel tratto precedentemente citato, attualmente non realizzato).

Oltre alla costruzione della strada in sé e delle opere ad essa strettamente collegate, è stato necessario anche adeguare o costruire ex-novo alcune infrastrutture limitrofe. Tra i principali vi è un collegamento tramite viadotto tra la ex-ss 429 e la Variante, tra Loc.Bassetto e Badia a Elmi (Certaldo).

Nella prima bozza del progetto della Variante datata maggio 1999, elaborata dall’ufficio tecnico dell’Assessorato ai trasporti del di Certaldo, esso doveva essere in realtà il tratto iniziale della nuova variante, concepita come una tangenziale cittadina, funzionale ad evitare l’attraversamento dell’abitato da parte dei mezzi pesanti.

Poi a partire dal 2002 venne elaborato, dalla Regione , il tracciato della nuova srt 429, concepita come una variante alla ex statale tra Poggibonsi ed Empoli.

Altri lavori secondari riguardano la costruzione di un viadotto sulla linea ferroviaria Empoli-Siena per collegare la ex-ss 429 alla nuova variante nei pressi di Ulignano e il rifacimento di due ponti sul fiume Elsa, nelle frazioni di Zambra e Granaiolo. (Wikipedia)

Quanto sopra per ricordare che quel tratto di strada è finito nelle carte di una indagine con 23 arrestati e attività criminose riconducibili alla ‘ndrangheta.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall’ANAS alla Regione Toscana che ha poi devoluto le competenze alla Provincia di Siena e alla Provincia di per le tratte territorialmente competenti.

Bisogna aggiungere che la strada ha subito due declassamenti uno nel 1994 e l’altro nel 2001. Infatti il tratto Badia a Coltibuono-Castellina in Chianti-Poggibonsi venne declassato già nel 1994/95, quando l’ANAS cedette la sua competenza alla Regione Toscana, mentre il tratto Poggibonsi-Ponte a Elsa rimase di competenza ANAS fino al 2000.

Ritornando al materiale che emerge dalla indagini, esso è di ben 8000 tonnellate di rifiuti inquinanti, ovvero circa 4000 metri cubi. Si parla di circa 200 metri di tracciato, su 17 chilometri complessivi.

I rifiuti tossici rilasciano sostanze dannose per il suolo e la falda, però servirà un consulente del tribunale per eseguire le necessarie verifiche.

La Regione toscana ha investito 12 milioni e 500mila euro, per portare a compimento questa infrastruttura.

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...