La Camellia sinensis è coltivata soprattutto in zone tropicali e subtropicali, nelle quali le precipitazioni possono raggiungere i 2 metri all’anno; il terreno più adatto è quello acido e permeabile, senza ristagni d’acqua.

Tuttavia, è necessario ricordare che questa pianta è coltivata in tutti i continenti, anche in regioni molto più a Nord delle aree sopraccitate: è il caso della Cornovaglia e dello Stato di Washington, negli Stati Uniti.

La ideale è infatti tra i 10° e i 30 °C , e le coltivazioni possono trovarsi anche a 2.500 m di altitudine (è proprio a quote più elevate che spesso si ottengono i tè più pregiati).

La vita produttiva della Camellia sinensis comincia generalmente dopo 3-4 anni dalla semina, e dura per qualche decina d’anni, anche se esistono esemplari selvatici che superano il secolo d’età.

In Italia la coltivazione della pianta del tè ebbe inizio verso la fine del 1800 presso l’Orto botanico di Pavia grazie a Giovanni Briosi, professore di botanica e direttore dell’orto dal 1883 al 1919.

Dalla pianta originale negli anni ’30 Gino Pollacci, anch’egli professore di botanica, riuscì a ottenere una varietà diversa che chiamò Camellia thea ticinensis, in grado di resistere al gelido invernale della pianura padana.

Nel corso degli anni ’30 si tentò di sperimentare la produzione su larga scala di questa varietà. Tuttavia le piante coltivate fuori dal loro naturale possedevano una concentrazione di sostanze chimiche e nutritive diverse. Di conseguenza, le caratteristiche organolettiche di questo tè non riuscirono a soddisfare i gusti delle persone. Il risultato portò alla rinuncia della produzione di tè ticinensis.

A partire dagli anni ’80 Guido Cattolica ha cominciato un esperimento di coltivazione della Camellia sinensis, utilizzando semi e piantine ottenuti dall’Orto botanico di Lucca, messi a dimora nell’area del Compitese (Capannori, LU).

In tale zona, caratterizzata da terreni acidi e un microclima particolare che ne fanno l’habitat ideale per le camelie e le piante acidofile, la Camellia sinensis ha trovato le condizioni ideali per il suo sviluppo.

A oggi sono state messe a dimora circa 800 piante, le foglie delle quali ogni anno vengono regolarmente raccolte, lavorate ed essiccate per produrre piccoli quantitativi di tè.

Le foglie di tè trattate ed essiccate vengono usate per preparare l’omonima bevanda tramite infusione o decozione.

In base al tipo di trattamento cui vengono sottoposte le foglie della Camellia sinensis si possono ottenere prodotti diversi per forma, colore, aroma e sapore: trattando le foglie con il calore subito dopo la raccolta si ottiene il tè verde; essiccandole all’aria si ottiene il tè bianco; lasciando ossidare completamente le foglie si ottiene il tè nero; lasciandole parzialmente ossidare e poi trattandole con il calore abbiamo il tè oolong. wikipedia

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