Addio a TweetDeck, utile rassegna stampa anche per i giornalisti
Gli utenti dei social
Il servizio, che era un’app indipendente e gratuita, è stato ribattezzato X Pro dal miliardario in seguito al rebranding di
L’URL tweetdeck.twitter.com porta gli utenti a un abbonamento X premium Blue che costa poco più di 9 euro al mese.
TweetDeck è stato rilasciato più di dieci anni fa come piattaforma di terze parti e acquisito da Twitter nel 2011. È stato utilizzato come dashboard per visualizzare e interagire meglio con i Tweet, ma anche cercare notizie e fare rassegne stampa per i media ed i giornalisti.
Gli utenti potevano monitorare più account, pubblicare e reagire dal sito Web o dall’app, nonché visualizzare elenchi, tendenze, hashtag e altro in colonne separate.
TweetDeck è l’ultimo servizio su X a muoversi dietro un paywall da quando Musk ha acquisito Twitter alla fine dell’anno scorso.
Una delle sue prime modifiche alla piattaforma è stata quella di far pagare agli utenti un account Twitter verificato, una mossa che all’epoca fu oggetto di molte critiche.
Nel tentativo di invogliare gli utenti a pagare per i suoi servizi, un abbonamento Twitter verificato consentiva agli account di scrivere post più lunghi e formattarli, oltre a posizionarsi più in alto nelle conversazioni.
Ha anche riportato in vita diversi utenti bannati, incluso il ripristino dell’account dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e ha licenziato la maggior parte dello staff della piattaforma del social media.
Molti utenti si sono lamentati del fatto che la perdita di TweetDeck seguirà l’abbandono di una notevole parte dei professionisti, in particolare chi utilizza Tweet per
TweetDeck diventerà un dinosauro per pochi eletti che pagheranno i 9 dollari ? Di certo è che il muschio ha già dato esempio di essere un imprenditore che non vuole rimettere soldi sul suo balocco X.
